La Biblioteca Casanatense svela i suoi tesori: riflettori sul Manoscritto 378

Grazie al video pubblicato sul canale YouTube del MiBACT https://www.youtube.com/watch?v=C9j-fAogTW4 dalla Casanatense di Roma, è possibile sfogliare le pagine del più antico codice conservato nel fondo manoscritti della biblioteca monumentale istituita dai padri domenicani del convento di Santa Maria sopra Minerva per volere del cardinale Girolamo Casanate.

Il Manoscritto 378, risalente alla seconda metà dell’VIII secolo, è redatto in scrittura onciale tarda e contiene un canone degli apostoli nella seconda versione di Dionigi il piccolo, monaco cristiano scita che visse a Roma nel VI secolo. Mutilo in principio, come denota la fascicolazione, fa parte di un manoscritto molto più ampio, il Codice Veronese 60, contenente anch’esso una raccolta canonica e che presenta una innegabile affinità con il codice casanatense, probabilmente scritto dalla stessa mano.

Aperta nel 1701, al termine della costruzione dell’edificio progettato dall’architetto Antonio Maria Borioni in un chiostro della Minerva, la biblioteca ebbe come primo nucleo la collezione del Cardinale Casanate, ricca di oltre 25.000 volumi. Oggi la Casanatense possiede circa 400.000 volumi tra manoscritti, incunaboli e stampati, dei quali circa 60.000 sono ancora oggi contenuti nell’antico Salone monumentale.

Con questa iniziativa il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione. Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative digitali in atto.
Sulla pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, sono inoltre già presenti diversi contributi dei luoghi della cultura statali.

Lascia un commento