Il Premio Marzocco, simbolo della Città di San Giovanni Valdarno, intitolato a Marino Borgogni, è andato al film SONG SPARROW dell’iraniana Farzaneh Omidvarnia, la tragica storia di emigranti in fuga in un camion frigorifero narrata con i dolcissimi “puppets” di feltro si è aggiudicata il premio per il Miglior Film del valore di mille euro con la seguente motivazione “Poetico e straziante. Più incisivo di un estremo documentario di denuncia. Una lenta e dettagliata descrizione/esplorazione della macchina da presa su sogni, desideri, sentimenti, aspettative di un gruppo di clandestini interpretati da commoventi e teneri pupazzi. Ogni battito di ciglia, sguardo, increspatura dei tessuti ci avvicina incredibilmente all’umano più dell’umano stesso.”.
Sabato 28 alle ore 21.15 si è svolta in streaming sulla piattaforma di Mymovies la cerimonia ufficiale di consegna dei premi per il 71° Concorso Nazionale e la 38° edizione del ValdarnoCinema Film Festival. Per la Giuria ufficiale che era composta da Isabella Sandri (presidente), Giuseppe M. Gaudino, Adriano Piccardi non è stata facile la scelta visto l’alto livello delle opere selezionate per il concorso ma tutti sono stati concordi nelle attribuzioni dei premi. I film potranno essere visti ancora fino al domani e in forma gratuita all’indirizzo www.mymovies.it/ondemand/Valdarnocinema/
Questi gli altri premi assegnati:
Premio alla miglior regia ad AMATEUR di Simone Bozzelli con la seguente motivazione:
“La naturalezza, delicatezza, profondità con cui il regista è riuscito a raccontare una situazione intima, fatta di minimi gesti, al punto da chiudere i protagonisti in un mondo assoluto e senza tempo, dilatato, chiuso in una bolla mai del tutto rassicurante in cui anche noi spettatori riusciamo a venire inclusi.”
Premio alla migliore sceneggiatura a IL FAGOTTO di Giulia Giapponesi – soggetto e sceneggiatura di Giulia Giapponesi, con la seguente motivazione:
“Il coraggio di osare e costruire un mondo distopico che non c’è (ma che potrebbe esserci…) con grande coerenza, fatto di leggi coercitive. Un ragionamento su libertà & profitto & genere efficace, che viene incarnato da fatti e personaggi più che credibili in grado di consegnarci alla responsabilità di una nostra valutazione etica.”
Premio alla migliore interpretazione maschile a SUKHPAL SINGH nel ruolo di Krishna nel film “Il Vegetariano” di Roberto San Pietro con la seguente motivazione:
“Per la credibilità e la naturalezza, la sobrietà nell’interpretare il personaggio, senza essere mai scontato o facilmente prevedibile. SUKHPAL SINGH si è trasformato in traghettatore tra culture diverse senza mai cadere nel patetismo di un cliché buonista.”
Premio alla migliore interpretazione femminile a ELENA COTTA nel ruolo di Agnese nel film “Cento metri quadri” di Giulia Di Battista con la seguente motivazione:
“Bravissima nell’interpretare un’anziana quasi completamente paralizzata, già anche solo con l’uso dello sguardo. Il terrore dell’handicap che la costringe a letto, la sua solitudine pur con la vicinanza di un’estranea. La misura e l’umanità nel raccontare il nostro orrore quotidiano, che ci sfiora e che non vogliamo vedere.”
Ex-aequo con SADAF ASGARI nel ruolo di SADAF nel film “Exam” di Sonia K. Hadad con la seguente motivazione:
“Tutte le emozioni, sensazioni, paure, stati d’animo sul viso della bravissima attrice che interpreta una giovane studentessa: ogni gesto è giusto, vero, congruo. Veniamo coinvolti dall’inizio fino alla fine senza un attimo di tregua grazie all’empatia che sa trasmettere.”
Premio “Amedeo Fabbri” alla miglior fotografia L’ALLEATO di Elio Di Pace – fotografia di Andrea Benjamin Manenti con la seguente motivazione:
“Capacità di costruire un’atmosfera. Le immagini hanno il sapore di una memoria antica. Negli esterni e nei campi lunghi ci sono tutte le morbidezze della scala dei grigi. Negli interni ci sono i contrasti della luce mediterranea fatta di bagliori improvvisi e bui profondi. L’agitarsi di un lenzuolo al di là di una finestra fa scintillare come per magia una misera stanza.”
Premio “Luciano Becattini” al miglior montaggio SUPEREROI SENZA SUPERPOTERI – di Beatrice Baldacci – Montaggio di Isabella Guglielmi con la seguente motivazione:
“In questo documentario volto verso un mondo interiore, il montaggio ci conduce tra pensieri, ricordi d’infanzia, riflessioni in un flusso che mescola varie tecniche e livelli narrativi, alla ricerca di quello che sembra un rammendo, il tentativo di ricucire uno strappo.”
Premio “Banca del Valdarno” al film capace di mettere in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà IL VEGETARIANO di Roberto San Pietro con la seguente motivazione:
“Per la forte e non rimandabile questione del confronto con l’altro e con un’altra cultura. La storia, molto bella e drammatica, di Krishna ci ricorda come le cose non dovrebbero, non devono mai andare. E che solo lavorando sull’accettazione, il riconoscimento dell’altro, nel suo pieno rispetto, possiamo creare strategie che abbattano la separatezza e il conseguente decadimento delle nostre civiltà”.
Premi collaterali
Premio F. Basaglia, giuria composta da Loredana Betti, Stefano Dei, Alessandra Guidi.Giuria del Premio “Franco Basaglia”, del valore di 300 euro, è stato assegnato al film che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo al film “Damiano non è un marziano” di Valerio Gnesini.
Con la seguente motivazione “Di “Damiano non è un marziano” ci ha colpiti, accanto alla qualità filmica, la storia e le relazioni tra le persone che il film ci mostra. Abbiamo visto un ragazzo che cresce, cambia, lo sguardo dolce e spesso attento è capace di attrarre gli altri e conquistare affetto e attenzione e nonostante un percorso istituzionale che il film ci racconta difficile e non sempre all’altezza, Damiano sembra vivere una realtà lavorativa e personale di affetti e presenze importanti. Siamo stati conquistati dalle donne che ruotano intorno a lui, l’operatrice che dirige la Cooperativa dove Damiano lavora che con le colleghe vive con lui la sua vicenda umana e non solo lavorativa e la madre, una donna di grande forza, che vuole continuare a lavorare e insieme essere la mamma di Damiano. Poiché quest’anno, orribile e doloroso, cercavamo un film che non disattendesse questo presente e il reale durissimo nel quale siamo tutti impattati, è a queste figure femminili, così bene filmate, che molto deve il nostro premio, a questi sguardi affettuosi e allegri, dolorosi e consapevoli. Con il Covid infatti, tra le tante conseguenze terribili abbiamo visto anche la penalizzazione di genere, generale e specifica, che ne è derivata e contemporaneamente abbiamo assistito alla realtà di straordinarie donne, scienziate, educatrici, operatrici sanitarie, leaders mondiali come Jacinta Arden, Prima Ministra della Nuova Zelanda, che con un diverso metodo di governo e di lavoro, più inclusivo e comunitario, hanno gestito meglio di altri la sfida pandemica. E’ questo sguardo differente e stato mentale di genere che vogliamo soprattutto premiare con “Damiano non è un marziano”.”
Premio Diari di Cineclub, giuria composta da Massimo Nardin, Mariella Pizziconi, Ugo Baistrocchi Al film L’attesa di Angela Bevilacqua con la seguente motivazione:
“L’attesa è un film esemplare nel quale la regista, Angela Bevilacqua, con mezzi ridotti al minimo e nel rigoroso rispetto del canone dell’unità di luogo, tempo e azione, ottiene il massimo dei risultati, mantenendo sempre, per oltre 20’, la tensione narrativa e drammatica, in un unico piano sequenza diretto magistralmente al servizio, soprattutto, di una interprete superlativa. Un breve film e un’attrice unica, finalmente valorizzata come merita, che richiamano alla mente Una voce umana di Roberto Rossellini e Anna Magnani.”
Il premio ANPI 2020 Al film “Oltre il fiume” di Luca Zambolin con la seguente motivazione
“Per averci magistralmente riportato in un inconsueto teatro di guerra come un non-luogo e un non-tempo acuendo le percezioni di un futuro tanto agognato da condurre l’essere umano alla barbarie e soprattutto alla perdita dell’empatia”.
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