Un tesoro di sapere, arte e devozione, prima rubato e poi ritrovato: sono libri antichi e preziosi come il minuscolo Ufficio dei Morti appartenuto a Papa Leone X de’ Medici, i grandissimi corali, le pergamene finemente illustrate e decorate dai alcuni dei più grandi maestri del Medioevo e del Rinascimento. La mostra “Storie di pagine dipinte. Miniature recuperate dai Carabinieri” organizzata dalle Gallerie degli Uffizi comprende circa quaranta opere, recuperate dopo il furto da questo speciale comando dell’Arma.
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Corale Z
Salterio della Settimana Santa
Matteo da Terranova
Iniziale istoriata I (In pace)
con il Trasporto di Cristo nel sepolcro,
salmo per il Sabato santo
1528 (doc.)
Perugia, Abbazia San Pietro,
Fondazione per l’Istruzione Agraria, galleria
(cat. n. VII.2b)
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Corale San Paolo CXIV. 90
Maestro di Sant’Alessio in Bigiano
Antifonario Proprio del Tempo dalla Pentecoste alle calende di agosto e Proprio dei Santi da sant’Antonio alla Decollazione di san Giovanni Battista
Iniziale D (Dum complerentur) con la Pentecoste, particolare
tempera e oro su pergamena
1280-1290 circa
Pistoia, Archivio diocesano, San Paolo CXIV. 90
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Corale G (già segnato A)
Maestro dell’antifonario G
Antifonario Proprio del tempo dalla I domenica d’Avvento al sabato precedente la domenica delle palme
Foglio con iniziale S (Stephanus) con santo Stefano e episodi della sua vita
tempera e oro su pergamena
1330-1340 circa
Montepulciano, Museo Civico Pinacoteca Crociani
I manoscritti e le singole pagine miniate in mostra attraversano la grande stagione di produzione libraria dell’Italia centrale dal Duecento al Cinquecento: provengono da Castelfiorentino, Colle di Val d’Elsa, Firenze, Perugia e Pistoia, e le miniature sono opera di artisti importantissimi come il Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, che malgrado sia ancora anonimo era a capo della bottega più attiva in Toscana nell’ultimo quarto del XIII secolo; Pacino di Buonaguida (uno dei primi e più dotati tra i seguaci di Giotto); fino ad Attavante degli Attavanti e Gherardo e Monte di Giovanni, illustratori di libri di fama internazionale ai tempi di Lorenzo il Magnifico.
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Corale B (già E)
Maestro daddesco
Antifonario Proprio dei santi dalla Vigilia della festa di sant’Andrea (29 novembre) alla festa di san Clemente papa e martire (23 novembre)
Foglio con iniziale D (Dum deambularet) con sant’Andrea, particolare
tempera e oro su pergamena
1330-1340 circa
Montepulciano, Museo Civico Pinacoteca Crociani
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Corale A
Primo Maestro dei corali di Montemorcino
Graduale Proprio del Tempo dalla prima domenica di Avvento alla quarta domenica di Quaresima.
Iniziale P (Puer natus est) con la Natività di Gesù
tempera e oro su pergamena
1500-1510 circa
Monastero di Monte Oliveto Maggiore, Asciano (Siena)
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Corale H
Secondo Maestro dei corali di Montemorcino (Tommaso di Mascio Scarafone?)
Antifonario Proprio del Tempo dalla domenica di Passione al Sabato Santo.
Iniziale O (Omnes amici mei) con la Cattura di Cristo
responsorio del mattutino Fer. 6 in Parasceve
tempera e oro su pergamena
tempera e oro su pergamena
1500-1510 circa
Monastero di Monte Oliveto Maggiore, Asciano (Siena)
La bellezza e il pregio delle opere esposte non è la sola attrazione di questa mostra: la sua spettacolarità sta nella storia dei furti e dei recuperi di cui è protagonista ogni volume, ogni singola pagina, ogni miniatura ritagliata. Tra queste i corali provenienti dal convento dei Minori Osservanti di San Lucchese a Poggibonsi, oggetto di ben due furti, negli anni Trenta del ‘900 e poi di nuovo nel 1982; gli oltre venti volumi dell’abbazia benedettina di Montemorcino in Umbria che, trasferiti nell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore ad Asciano, vennero rubati nel 1975; l’Ufficio dei Morti di Leone X de’ Medici, prezioso ed elegante come si conveniva a quel papa, raffinato intellettuale. La rassegna non esclude le opere sfregiate, le pagine da cui sono state ritagliate le miniature, i fogli strappati dai codici, ed è quindi un’occasione per pensare al furto di questi manufatti non solo come a una sottrazione di un bene comune, ma come una violenza che va dritta al cuore della nostra cultura e che attacca i testi, la nostra lingua, le pitture che la decoravano e la spiegavano.
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Corale K
Secondo Maestro dei corali di Montemorcino (Tommaso di Mascio Scarafone?)
Antifonario notturno del Proprio del Tempo dall’Ascensione al Corpus Domini
Foglio con iniziale I (Immolabit) con l’Elevazione dell’Eucarestia, particolare
tempera e oro su pergamena
1500-1510 circa
Monastero di Monte Oliveto Maggiore, Asciano (Siena)
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Maestro dell’Officium mortuorum di Leone x
(attivo a Roma tra 1513 e 1520)
Officium Mortuorum e Septem Psalmi Penitentiales, c. 1v
tempera e oro su pergamena
1516-20 (post 1513)
membranaceo; tempera e oro su pergamena; mm 157 x 100
Firenze, collezione privata (già collezione Carlo De Carlo)
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Corale A
Primo Maestro dei corali di Montemorcino
Graduale Proprio del Tempo dalla prima domenica di Avvento alla quarta domenica di Quaresima.
Iniziale A (Ad te levavi) con Re David inginocchiato di fronte a Dio benedicente
1500-1510 circa
tempera e oro su pergamena
Monastero di Monte Oliveto Maggiore, Asciano (Siena)