Picasso e la modernità spagnola a Palazzo Strozzi

E’ dedicata a uno dei maggiori maestri dell’arte del XX secolo la rassegna in corso a Firenze nella sede di Palazzo Strozzi,  “Picasso e la modernità spagnola” realizzata  grazie alla collaborazione con il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid  da cui provengono le opere e la curatela di Eugenio Carmona. La mostra ripercorre un periodo cronologico compreso tra il 1910 e il 1963, evidenziando la sua influenza sull’arte del XX secolo e mettendolo a confronto con importanti artisti spagnoli come Joan Mirò, Salvador Dalì, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio Gonzàlez. Una rassegna che esalta le grandi tematiche dell’opera picassiana e che permette di cogliere le varie sfaccettature della personalità dell’artista, il rapporto arte-vita e arte-storia. In tutto sono 90 opere, tra dipinti, sculture, disegni, incisioni e un film di José Val del Omar. Tra i capolavori per la prima volta esposto in Italia il “Ritratto di Dora Maar” del 1938ì9, “Testa di donna” 1910, “Il pittore e la modella” del 1963, “Siurana, il sentiero” 1917 e “Figura e uccello di notte” di Mirò, “Arlecchino” 1927 di Dalì, mentre una grande sala accoglie i disegni,  le incisioni, i dipinti preparatori di Picasso per il capolavoro “Guernica” del 1937, mai esposti sino ad oggi fuori dalla Spagna, con alcuni prestiti inediti in Italia. Suddivisa in nove sezioni, la rassegna oltre ad illustrare l’influenza di Picasso sull’arte spagnola, evidenzia anche il rapporto con il panorama internazionale delle arti. Alfonso Ponce de Lèon di cui ammiriamo questa opera, nacque a Malaga nel 1906, pittore andaluso, frequentò l’Accademia di San Fernanrdo a Madrid, si affiliò alla Falange e morì trentenne all’inizio della Guerra Civile. L’opera è collocata nella sala n. 5 dedicata alla sezione “Realtà e sopra-realtà”. www.palazzostrozzi.org

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