#laculturanonsiferma Uno sguardo da vicino a Gentile da Fabriano alla Galleria Nazionale dell’Umbria

 Quanti segreti nasconde un’opera d’arte? Nel video https://www.youtube.com/watch?v=kkA-Hxj9Jcc pubblicato sul canale YouTube del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per la campagna “La cultura non si ferma”, la Galleria Nazionale dell’Umbria svela Gentile da Fabriano, “Madonna con il Bambino in trono circondata da angeli”, del primo decennio del XV secolo. Un breve filmato di 4 minuti in cui, grazie all’intervento del prof. Andrea De Marchi, docente di Storia dell’Arte Medioevale dell’Università di Firenze, la tavola viene analizzata nei dettagli, fornendo elementi apparentemente ‘invisibili’.

Gentile da Fabriano

E’ subito reso evidente che la tavola ha subito numerose manomissioni, come il taglio a tutto sesto nella parte superiore e la rifilatura lungo i lati, che ne hanno compromesso la forma e le dimensioni originarie. Sulla base delle tracce lasciate dalla cornice lignea, si può pensare che l’opera avesse un coronamento ad arco inflesso, tipicamente veneziano; difficile dire con certezza se essa sia stata concepita fin dall’origine come tavola a sé stante o come il pannello centrale di un polittico. Sempre all’ambiente veneziano è ispirato il trono che non risponde affatto a una iconografia consueta, ma che appare piuttosto un’opera di gioielleria minuziosa, ispirata all’architettura dei palazzi veneziani. La camera indugia sui particolari, esaltando un altro aspetto inusuale: il trono pare sopraffatto dalla vegetazione. “La Madonna di Gentile da Fabriano è una Madonna in trono, ma, al tempo stesso una Madonna dell’Umiltà – spiega De Marchi -perché è come seduta a terra”. Sei angeli realizzati con la tecnica della granitura che li rende ‘appena percettibili” circondano la figura femminile come creature immateriali. Qualità quasi orafe della tavola, di tradizione bizantina, si alternano a quelle pittoriche, conciliabili alla nuova ricerca del vero.

Sono molti gli istituti del Ministero che, attraverso video creati appositamente, propongono la visione dettagliata delle opere delle proprie collezioni, accompagnando alla conoscenza del patrimonio italiano. In questo periodo in cui i luoghi della cultura, musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi teatri, cinema sono chiusi a causa dell’emergenza coronavirus, il Mibact mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il ‘dietro le quinte’ dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione, didattica. Funge data base complessivo di tutte le attività del Ministero la pagina La cultura non si ferma del sito  https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma , in continuo aggiornamento.

Lascia un commento