Animali fantastici nelle antiche miniature

Si è da poco conclusa a Trento al Castello del Buonconsiglio, una mostra dedicata al millenario sodalizio tra l’uomo e l’animale reale o fantastico, grazie anche alla ricchissima iconografia offerta dai numerosi soggetti affrescati nel castello stesso da artisti come Dosso Dossi e Romanino. Da sempre, gli animali fantastici hanno affascinato, sedotto, terrorizzato il genere umano non meno di belve e altri animali, domestici e selvatici, con cui dai tempi più remoti l’uomo ha intrecciato un gioco scambievole di caratteri e sentimenti, atteggiamenti e pensieri. Le lotte più accanite hanno visto affrontarsi uomini e fiere, mostri ed eroi, in un’eterna contesa al limite tra realtà e simbolo, mentre animali reali o mitologici animano da protagonisti il mondo della letteratura e dell’arte, della musica e della religione d’ogni tempo e paese. Protagonista anche  l’arte della miniatura, bene esemplificata da due emblematiche tipologie di codici medievali: l’Erbario, celeberrimo quello prezioso di Trento, Ms. 1591, dato di recente alle stampe nell’eccellente edizione in facsimile di Priuli & Verlucca; ill. e il Bestiario, repertorio di animali reali o immaginari diffuso in tutta Europa con funzioni non solo affabulatorie ma anche e soprattutto di carattere moralizzante.

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