“Aveva questo giovane da natura uno spirito molto elevato et era molto stratto e vario di fantasia dagli altri giovani che stavano con Cosimo per imparare la medesima arte. Costui era qualche volta tanto intento a quello che faceva , che ragionando di qualche cosa, come suole avvenire, nel fine del ragionamento, bisognava rifarsi da capo a racontargnene, essendo ito col cervello ad un’altra sua fantasia. Et era similmente tanto amico de la solitudine, che non aveva piacere, se non quando pensoso da sé solo poteva andarsene fantasticando e fare suoi castelli”. Il Vasari ce lo presenta così nelle sue Vite, Piero di Lorenzo, ma da tutti conosciuto come Piero di Cosimo, da Cosimo Rosselli, presso la cui bottega iniziò a lavorare e da cui prese il nome. Molto conosciuto dagli storici dell’arte, un po’ meno dal grande pubblico, apprezzato dai Surrealisti che a lui si ispirarono, “Piero di Cosimo. Pittore eccentrico fra Rinascimento e Maniera” è la grande mostra, la prima monografica a lui dedicata in Italia, che si apre domani agli Uffizi e che è stata presentata stamattina in una conferenza stampa. Organizzata nell’ambito della rassegna Un anno ad arte, la rassegna dedicata a Piero di Cosimo, pittor fiorentino, originale e fantasioso fu proposta da Serena Padovani, già direttrice della Galleria Palatina di Firenze ed è coincisa con l’interesse da parte della National Gallery di Washington nei confronti di questo artista. Il 3 maggio scorso infatti si è concluso l’evento monografico oltreoceano curato da Dennis Geronimus e Gretchen Hirschauer, mentre di più vasta portata è l’esposizione agli Uffizi a cura di Elena Capretti, Anna Forlani Tempesti, Serena Padovani e Daniela Parenti che può contare un centinaio di opere, tra cui anche disegni e dipinti e disegni di altri maestri del Rinascimento come Filippino Lippi, Frà Bartolomeo e Lorenzo di Credi. Le sale degli Uffizi che fino a un mese fa avevano ospitato la mostra di Gherardo delle Notti, hanno una nuova luce, uno sfondo chiaro che permette di apprezzare al meglio le opere in mostra. “Sono sicuro che questa mostra desterà interesse – ha detto il direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali – ha una qualità poetica molto alta, un registro di pura poesia ed eccentricità. Le stanze che hanno ospitato la mostra di Gherardo delle Notti sono state sempre piene e i visitatori degli Uffizi l’hanno apprezzata e sono stati molto colpiti anche dal video di Vincenzo Capalbo che anche in questa occasione ha realizzato un’altra opera multimediale. Nella biografia del Vasari la bizzarria diventa un tratto distintivo e per la pratica dei pittori nel ‘400 è importante capire se esiste un riferimento antico come il concetto che la natura doveva essere spontanea, senza l’intervento dell’uomo, che viene ripreso da le vite di Diogene”. “E’ la prima volta nella loro storia che le due gallerie hanno unito le loro forze – ha detto Gretchen Hirschauer in rappresentanza della National Gallery di Washington – per una prima vera retrospettiva sull’arte di Piero di Cosimo e 170.000 sono stati i visitatori da noi. Sono diciannove i dipinti che hanno attraversato l’Atlantico e attendiamo con trepidazione il ritorno delle opere, siamo molto riconoscenti con i colleghi fiorentini per il successo in America e auguriamo altre collaborazioni tra i due prestigiosi musei.” “ E’ stato un lavoro corale – ha detto Serena Padovani ideatrice del progetto e curatrice – l’idea di fare una mostra nella linea del museo e di un pittore poco conosciuto è vera solo in parte, tanti sono i contributi scritti ed era maturo il tempo per una mostra che rappresenta anche un cammino di ricerca; all’interno del catalogo possono infatti esserci anche delle sfumature non concordi.” Tra i criteri principali utilizzati nella mostra: la presentazione delle opere secondo una proposta di successione cronologica, la ricostruzione di una impresa di Piero di Cosimo, la camera di Piero del Pugliese, la problematica relativa ad alcune opere che sono state esposte in corso di restauro, gli Uffizi è stata la sede in cui si è scelto di esporre i disegni e non in una sezione staccata, ma accanto alle opere a cui si riferiscono,integrando e arricchendo la mostra. “ La fortuna è di averli nella mostra fiorentina – ha precisato Anna Forlani Tempesti esperta di disegni è già direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi – i colleghi di Washington hanno accettato che fossero esposti solo qui”. Grazie ai prestiti salirebbero a otto il numero dei disegni di Piero di Cosimo anche se non eccelse in quest’arte come ebbe a sottolineare Vasari che tuttavia apprezzava molto il suo lavoro e possedeva nella sua casa un dipinto con Venere, Marte e Cupido in un
prato pieno di fiori e “l’altre cose di amore”.