Porta in nome di Alfredo Catarsini, artista viareggino che ha attraversato tutto il Novecento, la Fondazione che il prossimo venerdì 6 agosto a Villa Bertelli di Forte dei Marmi (via Mazzini 200) organizza la presentazione di “Giorni neri” romanzo che l’Artista pubblicò nel 1969, ma che ormai da decenni risultava introvabile, e che oggi torna disponibile per i lettori grazie alla nuova edizione edita da “La nave di Teseo”, con la prefazione di Giordano Bruno Guerri.
La presentazione è prevista alle ore 18 nel Giardino dei lecci di Villa Bertelli (prenotazioni al numero +39 0584 787251) e vedrà protagonisti Elena Torre (che è anche curatrice della nuova edizione del libro), Ilaria del Bianco (Presidente dell’Associazione Lucchesi nel mondo) e Marco Cigolotti (restauratore degli affreschi nella chiesa di S. Martino in Freddana dipinti da Catarsini e citati nel libro).
Prima della presentazione di Giorni neri, previsto anche un programma di visite guidate alla mostra “Alfredo Catarsini – Esplorazioni”, in corso nelle sale al primo piano di Villa Bertelli fino al 5 settembre prossimo. Questi gli orari delle visite guidate, sempre gratuite:
· ore 17 visita guidata alla mostra “Alfredo Catarsini – Esplorazioni” riservata alla Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sezione territoriale di Lucca
· ore 17.20 visita guidata alla mostra “Alfredo Catarsini – Esplorazioni” riservata alla delegazione dei Lucchesi nel Mondo sezione di Lucca
· dalle 17.40 alle 18:00 visita guidata gratuita alla mostra “Alfredo Catarsini – Esplorazioni” (massimo sei persone ogni 20 minuti; prenotazioni al n. +39 342 1684031).
La vicenda storica e il romanzo
Come moltissime altre persone in quei difficili anni, tra il 1943 e il 1945 anche Alfredo Catarsini fu sfollato da Viareggio verso l’entroterra. La ferrovia e la via Aurelia che attraversavano la Versilia erano arterie strategiche per i collegamenti e il rifornimento delle truppe impegnate nel conflitto mondiale e la poco distante presenza della “Linea Gotica” rendeva l’intera area un luogo pericoloso a rischio bombardamenti, come poi si rivelò.
Catarsini trovò rifugio in alcuni luoghi della Lucchesia come la Val Freddana e il Monte Magno che furono teatro di fatti atroci, con deportazioni di massa, uccisioni di ostaggi, veri e propri eccidi.
Il libro “Giorni neri” nasce come testimonianza romanzata di quei momenti e prende le mosse proprio dagli appunti che l’autore scrisse durante quei lunghi mesi in cui si trovava lontano dalla sua città, note che poi si trasformarono poi in una storia vera e propria, in un romanzo che, pur avendo radici nella realtà, ha permesso la creazione di personaggi fittizi, capaci di incarnare sentimenti ed emozioni universali restituendoci un affresco veritiero di quanto accadde.
Da pittore quale è, Catarsini dipinge anche con le parole e scorrendo i capitoli, le immagini si fissano nella mente del lettore per rimanerci, con volti e luoghi che si animano come in un affresco.
Ci sono le piccole grandi storie, ci sono gli uomini e le donne che, sradicati dalla loro terra, si trovarono con le loro poche cose in un altrove non cercato, pieno di dolore e paura. Sono personaggi vividi, dialoghi intensi, aspri che ci raccontano forse la parte più difficile della nostra storia. Ed è da tener conto che in quel periodo Alfredo Catarsini affrescò le due chiese di San Martino in Val Freddana e di Castagnori ritraendovi anche alcuni dei personaggi che sono citati del libro.