In occasione del trigesimo della scomparsa del Maestro Franco Zeffirelli, Gianni e Simonetta Battistoni hanno chiesto per questo pomeriggio, alle 18 nella Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli, in via Condotti a Roma, una Messa di suffragio per il Maestro, cui presenzierà, tra gli altri, anche il figlio Pippo Zeffirelli, vicepresidente dell’omonima Fondazione di Firenze.
Inoltre, avvicinandosi la data del 1° agosto 2019 quando, all’Arena di Verona, andrà nuovamente in scena La Traviata di Giuseppe Verdi, con le scene e la regia di Franco Zeffirelli, e saranno celebrati anche i 50 anni dal debutto di Placido Domingo all’Arena e in Italia, con il grande artista madrileno che interpreterà per la prima volta nell’anfiteatro romano il ruolo di Giorgio Germont.
Per l’occasione, e in esclusiva per la Fondazione Zeffirelli, Domingo ha registrato un videomessaggio di ricordo del Maestro scomparso appena un mese fa, lo scorso 15 giugno, che si può vedere cliccando qui.
Questo il testo integrale del messaggio, così come è stato pronunciato dall’artista spagnolo, in cui ricordi e commozione si intersecano lungo tutta la registrazione.
«Sicuramente nei teatri di tutto il mondo, il resto dell’anno e negli anni seguenti, sarà ricordato il grandissimo amico, grandissimo regista, grandissimo artista Franco Zeffirelli.
Veramente aspettavamo con grande gioia l’apertura della stagione dell’Arena di Verona con la sua Traviata.
Parlando di Traviata, debbo dire che questa che verrò a cantare a Verona sarà la terza produzione di Franco che faccio. Ne abbiamo fatta una nuova al Metropolitan Opera, poi un’altra in cui ho cantato diverse volte e poi il film, straordinario, del 1982. E tra poco dovrò cantare La Traviata ricordando il 50° anniversario del mio debutto all’Arena.
Allora stiamo veramente celebrando la vita straordinaria dedicata all’opera, al cinema e all’arte di Franco Zeffirelli, grande amico, grande regista, ma soprattutto uno che era avantgarde all’inizio delle sue produzioni e tutte quelle che ha fatto continuano ancora a esserlo, perché possiamo dire che sono ancora produzioni moderne.
E io spero che tutti i teatri che hanno una produzione di Franco, come Vienna, come La Scala, come il Metropolitan e altri, ben presto celebrino la sua vita e lo ricordino.
Io sono felicissimo di tornare all’Arena e di festeggiare il 50° anniversario del mio debutto, ricordando Franco e cantando l’ultima sua produzione, La Traviata.
Lo ricordiamo tantissimo e… sì, ha avuto un vita piena, straordinaria… 96 anni… Non vorremmo mai che nessuno se ne andasse, ma celebriamo Franco Zeffirelli ora che ci ha lasciato, anche se non ci ha lasciato per niente, è presente sempre».