Al via il Grand Opening al Centro Pecci

Dopo l’incontro con gli ex direttori del Centro Pecci, aperto al pubblico, domani  sarà la giornata del Grand Opening per il nuovo allestimento del Centro Pecci  a Prato. Una giornata intensa che se nella prima parte sarà solo per gli addetti ai lavori,  stampa e professionisti, dalle 15.00 in poi ospiterà un Forum dell’Arte contemporanea italiana con sessioni aperte al pubblico e alle 21.00  al via il Grand Opening Party. Evento clou sarà la mostra inaugurale “La Fine del mondo” curata dal nuovo direttore del Centro Pecci, Fabio Cavallucci con un team interno ed un gruppo di advisor internazionali, oltre cinquanta artisti internazionali e un allestimento su oltre 3000 metri quadrati per quella che si propone come un  esercizio della distanza.

Il titolo la fine del mondo – dice Fabio Cavallucci- nasce dalla considerazione che ciò che abbiamo conosciuto finora è obsoleto. La mostra non vuol essere dunque la rappresentazione di un futuro catastrofico imminente, ma insieme presa di coscienza della condizione di incertezza in cui versa il nostro mondo e riflessione sugli scenari che ci circondano. I mezzi, anche concettuali, d’interpretazione della realtà che noi abbiamo conosciuto non sono più in grado di comprendere il tempo presente. Di qui, da questo cambiamento strutturale, nasce un senso diffuso di fine”.

Attraverso la navicella spaziale, la nuova ala del museo creata da Maurice Nio, il pubblico entrerà in contatto con un “Break Through” , un’installazione dell’artista svizzero  Thomas Hirschhorn, in cui da uno sfondamento nel soffitto cadranno i resti di un’altra dimensione,  per entrare in una nuova realtà dove il presente sarà già superato e il futuro ancora distante. Accanto ai mostri sacri del passato come Boccioni, Duchamp e Picasso, il percorso proseguirà con artisti affermati come Jimmie Durham, Carlos Garaicoa, i cinesi Qiu Zhijie e Cai Guo-Qiang, Henrique Oliveira, Julian Charriére insieme a  Julius Von Bismarck. Nella mostra “La fine del mondo” tutte le arti saranno connesse tra loro, musica, teatro, cinema, architettura e danza con il contributo di Bjork, Didier Fiuza Faustino, Pippo Delbono e Joakim. Ricco il programma per domenica 16, dalle 11 alle 23 l’apertura gratuita al pubblico del museo e della mostra, alle 16,30 la presentazione del libro e della mostra di Maurice Nio “SupraSensitivity in Architecture” , alle 18.00 la conferenza su La Fine del Mondo di Marc Augè, alle 21 Terza trasmissione verticale Dewey Dell e Massimo Pupillo performance e da lunedì 17 regolare apertura per il pubblico.

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