Una nuova sfida per la 29° edizione della Biennale dell’Antiquariato che guarda al contemporaneo

“ Se oggi possiamo parlare di una svolta è grazie al lavoro che Giovanni Pratesi ci lasciato in eredità – a parlare è il nuovo Segretario Generale della  Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti  in occasione della conferenza stampa di presentazione – Ho cercato di portare avanti il suo lavoro, nella massima libertà e voglio ringraziare i grandi mercanti d’arte di tutto il mondo, Ente Cassa, Axa Arte, Camera di Commercio, Ferragamo e un grazie anche al Sindaco Dario Nardella”. Si alza il sipario sulla 29° edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze che quest’anno si presenta ad accogliere i suoi visitatori con tante e importanti novità, ad iniziare dalla cerimonia di inaugurazione. Sarà l’artista  del momento, lo statunitense Jeff Koons, in corso una sua  “Retrospettiva” al Guggenheim di Bilbao,  e grande collezionista di arte antica, a tagliare il nastro a Palazzo Corsini sabato 26. Per Dario Nardella questa è la prima volta da Sindaco ad inaugurare la Biennale, “ Se guardiamo al rinnovato entusiasmo degli antiquari, questo è un evento a tutto tondo che sarà ricordato per molto tempo. La Biennale parte da questo palazzo per irradiarsi nella città, passando per Palazzo Vecchio e per le vie del centro, Via Maggio in primis. Ci sono tutte le potenzialità per farla diventare la rassegna antiquaria più importate nel mondo, lo è sicuramente d’Europa. Il binomio tra Firenze e mercato antiquario è straordinario. Qui nasce la grande committenza pubblica e il grande collezionismo privato. Il linguaggio dell’arte è universale e la lingua della nostra città è l’arte che supera ogni linguaggio”. “ La Biennale oggi – prosegue il Sindaco Nardella – non è solo mostra mercato, ma luogo di cultura dove si fa spazio all’arte contemporanea, dove si discutono le regole e la disciplina del mercato, sono convinto che ci siano dei margini per migliorare il campo, sia pert la tutela che per la circolazione dei beni culturali.” Una Biennale che guarda al contemporaneo, “Portare Jeff Koons non è un’operazione velleitaria o di marketing è un messaggio per chi viene alla Biennale. Firenze è un teatro in cui epoche artistiche diverse possono trarre ispirazione e sollecitazioni”. La settimana dell’arte che si apre a Palazzo Corsini, allestito dalla maestria di Pier Luigi Pizzi, vedrà la partecipazione di 88 mercanti di arte, tra antica e moderna, perché quest’anno il limite è stato fissato al 1979. Grandi ritorni come quello di Jean-Luc Baroni, ma anche nomi nuovi come Otto Naumann Ltd e Dr. Joern Guenter Rare Books AG uno dei più gradi mercanti di libri e stampe, altri hanno confermato la loro presenza come Mullany, De Jonckheere, Cesare Lampronti, Robilant+Voena, Bacarelli Antichità, Antonacci-Lapiccirella, Botticelli, Carlo Orsi. W. Apolloni, Giovanni Pratesi, Alberto Di castro, Alessandra Di Castro. Per la prima volta alcune Gallerie d’arte moderna come Tega, Frediano Farsetti, Tornabuoni Arte che si vanno ad aggiungere a Sperone Westwater. Un patto con la fiera Highlights di Monaco prevede la presenza di una delegazione di undici antiquari tedeschi al piano terra. Tra i numerosi eventi in calendario  mercoledì 30 alle 17,15 la tavola rotonda “Uno Stato a regola d’arte” con interventi di Dario Nardella, Fabrizio Moretti, Lorenzo Casini, Tomaso Montanari, il premio Lorenzo d’Oro a Elisabetta Sgarbi e i premi per il dipinto e la scultura più belli esposti e le numrose iniziative nei musei fiorentini, come una mostra al Museo Stibbert e la grande mostra di Palazzo Strozzi “Bellezza Divina” appena inaugurata. Non mancherà la visita del Ministro Dario Franceschini, atteso per il 2 ottobre. “ Ho solo un dubbio – conclude Carlo Orsi Presidente degli Antiquari italiani – a questo punto forse è il caso di far entrare nell’associazione Jeff Koons. Quest’anno lo sforzo è stato enorme e la qualità sempre più alta con le opere che gli antiquari di tutto il mondo hanno portato qui a Firenze”.

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