Un nuovo corso per il Museo Marino Marino, ecco tutte le novità

La Toscana è per me un punto di partenza, qualcosa che è in me e fa parte della mia natura. La scoperta dell’arte etrusca ha costituito un avvenimento straordinario. E’ per questo che la mia arte si appoggia su tematiche del passato, come il rapporto tra l’uomo e il cavallo, piuttosto che su soggetti moderni quali il rapporto uomo-macchina”. Marino Marini ha sempre rivendicato le sue origini etrusche e il Museo a lui dedicato a Firenze, nell’antica chiesa di San Pancrazio, è il luogo ideale pensato a immagine e somiglianza della sua arte, nell’allestimento degli architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi, con gli ampi spazi e i molteplici punti di vista in grado di esaltare la visione di dipinti e sculture di uno dei più apprezzati artisti a livello internazionale del Novecento italiano. Adesso per il Museo Marino Marini si inaugura un nuovo corso che , se da una parte ha l’obiettivo di aprirsi sempre di più alla città e ai suoi abitanti,  facendolo diventare un luogo di aggregazione in collegamento con le atre istituzioni e con il territorio nel suo complesso, ecco che dal 15 dicembre fino al 15 gennaio 2017 l’ingresso sarà gratuito, un regalo per Natale  ai fiorentini e ai turisti che potranno conoscere questa preziosa realtà  museale, dall’altra mira a rafforzare la visibilità internazionale grazie alla nascita di un Comitato D’Onore. A parlare delle novità e dei programmi per il prossimo anno, nel corso di una conferenza stampa, Patrizia Asproni presidente della Fondazione Marini e Michela Bondardo figura nota nel mondo dell’arte e della comunicazione, attualmente membro del MOMA Contemporary Art Council che rivestirà la carica di presidente del Comitato D’Onore di levatura internazionale e che avrà il ruolo di sostenere le iniziative del museo. “ Dopo diciotto anni – ha detto Patrizia Asproni – è tempo di cambiamenti anche di prospettive e di quello che riguarda il posizionamento del museo. Ringrazio l’amministrazione precedente, Carlo Sisi e il curatore artistico Salvadori che ha fatto conoscere il museo a livello nazionale internazionale  ma vediamo quali saranno i cambiamenti nella governante e nel museo. Per prima cosa vogliamo restituire il museo alla città, farlo riscoprire ai cittadini di Firenze, è un piccolo museo, monografico, ma è un racconto della città e  vogliamo aumentarne il pubblico rivolgendoci a tutti e non solo ai turisti. Intorno a questa idea stiamo mettendo a punto una programmazione che porti le persone a vivere il museo, abbiamo allo studio anche una membership card e poi l’apertura gratuita dal 15 dicembre al 15 gennaio. Secondo punto – prosegue la presidente Asproni – la creazione di un Comitato d’Onore, l’importanza di Marino Marini merita un network internazionale e Michela Bondardo è un grande personaggio della cultura italiana che si è offerta di darci una mano per promuovere il museo, non è cosa da poco”. Consulente per The Solomon R. Guggenheim Foundation, a lei si deve il progetto Intraprese Collezione Guggenheim e la creazione  del Premio Impresa e Cultura, Michela Bondardo che da nove anni risiede a New York, sarà a capo di un Comitato d’Onore che unisce nomi dal prestigio internazionale nel campo museale, artistico, e scientifico a cominciare dallo psichiatra Vittorino Andreoli che ha aderito con entusiasmo , ricordiamo che il team del Dipartimento Educazione del museo è stato invitato a Washington per rappresentare l’Italia grazie ai suoi progetti innovativi come “l’Arte tra le mani” per le persone affette da Alzheimer, Sylvia Lahav esperta di didattica museale, Nicolas V. iljine Advisor del direttore generale dell’Hermitage, Maria Vittoria Colonna Rimbotti Presidente dell’Associazione Amici degli Uffizi, Ellyn Toscano  direttore della News York University di Firenze, l’artista e designer Alessandro Mendini, il coreografo e regista David Parsons, Jeffrey Schnapp fondatore dello Standford Humanities Lab. “Ritornare in Italia è sempre un piacere – ha detto Michela Bondardo – a settembre quando Patrizia mi ha invitato e per la prima volta ho visitato il museo, mi ha fatto capire la modalità italiana di gestire la cultura. La mia esperienza di consulente al MOMA mi ha permesso di toccare con mano aspetti della gestione museale che hanno tanti pregi ma anche tante ombre, come il non lasciar spazio ad aspetti come la passione, la bellezza, la gioia di godere della cultura, non si tratta di luoghi comuni ma di  un’altra modalità che ti apre la mente. Quando sono arrivata in questo museo ne ho toccato i valori spirituali, la sua anima, la bellezza unica e ho coinvolto i miei amici a far parte del Comitato. I valori spirituali non vanno mai soggiogati al denaro, nel tempo ho recuperato il valore di credere nella bellezza. Novità anche per quanto riguarda la curatela che a partire dal 2017 sarà affidata a un Visiting Director al quale sarà affidata la programmazione espositiva e che avrà il compito di realizzare un progetto ad hoc per il museo attorno al quale ruoteranno gli altri eventi. Ruolo che il prossimo anno sarà rivestito da Dmitry Ozerkov, nato a Leningrado nel 1976 e curatore del Dipartimento di Arte Contemporanea del Museo di Stato dell’Hermitage, a lui il compito di preparare un progetto dedicato alla figura di Marino Marini e alla Cappella Rucellai. Il prossimo anno saranno anche trenta anni dal film “Camera con Vista” e in autunno il museo ospiterà una mostra sul back stage del celebre film di James Ivory. Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze il Museo Marino Marini, nell’ambito del progetto “piccoli grandi musei” riceverà direttamente e non per le singole mostre, un contributo di 70 mila euro, mentre ammonta a 350 mila euro il contributo ottenuto tramite i fondi europei  FESR che servirà per fornire il museo di un nuovo impianto di climatizzazione, per questi lavori il museo resterà chiuso dalla fine di gennaio alla fine di febbraio.

 

 

Lascia un commento