Tecniche e strumenti per la scrittura Braille

Si apre oggi al Museo Galileo di Firenze in Piazza dei Giudici a Firenze la mostra “Tecniche e strumenti per la scrittura Braille” che attraverso la “visita tattile” illustra l’opportunità di accesso e di fruizione delle opere da parte dei visitatori non vedenti. Accanto agli strumenti scientifici conservati nel museo sono esposti strumenti per la scrittura Braille ed esempi di libri tattili del primo Novecento che documentano l’attività della Stamperia Braille di Firenze,  l’unica di proprietà pubblica, appartiene infatti alla Regione Toscana, esistente in Italia. Insieme alla Scuola Cani Guida per Ciechi, anch’essa di proprietà dell’amministrazione regionale toscana, fornisce ai non vedenti che risiedono nel territorio una serie di servizi, primo fra tutti la trascrizione in Braille dei testi scolastici a prezzi estremamente contenuti. Come afferma il Vice Presidente della Regione Stefania Saccardi “L’idea di rendere accessibile a persone con disabilità un numero sempre maggiore di luoghi di interesse in tutta la regione merita senz’altro di essere sviluppata e promossa. Quando parliamo di accessibilità di luoghi dobbiamo purtroppo mettere in evidenza il ritardo di cui ancora soffre il nostro paese, sebbene le esperienze attivate nel corso degli anni abbiano cercato, almeno in parte, di colmarlo. In Toscana c’è ancora molto da fare su questo versante ma credo che sfruttando la collaborazione con il privato e potendo contare su alcune strutture pubbliche di eccellenza, come la Stamperia Braille o la Scuola Nazionale Cani guida per ciechi, si possano mettere in piedi esperienze interessanti, come quella del Museo Galileo destinata alle persone con disabilità visiva, a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata nazionale del Braille. Regione, Museo e Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti firmeranno presto un accordo per far conoscere e valorizzare gli aspetti scientifici legati alla storia, tradizione, strumenti ed ausili per favorire l’accesso all’istruzione e alla cultura delle persone non vedenti. Un passo in più, seppur piccolo, verso una società sempre più accessibile a tutti”. Il 21 febbraio infatti sarà la Giornata Nazionale 2015 del Braille con iniziative che ricordano l’importanza del codice che da circa 150 anni consente ai non vedenti di leggere e scrivere e tutte le iniziative organizzate dal Museo Galileo sono state realizzate grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Toscana.  Come afferma l’Assessore Sara Nocentini: “L’iniziativa del Museo Galileo, intesa ad allargare la fruizione del patrimonio a favore dei visitatori non vedenti, si colloca all’interno di un diffuso programma di interventi e di progetti sostenuti dall’Assessorato alla Cultura della Regione Toscana destinati all’inclusione delle diverse categorie sociali e dei diversi pubblici. L’accessibilità fisica e culturale al patrimonio costituisce infatti, prima di tutto, un diritto delle persone che corrisponde ad un obbligo della società di assicurare tale diritto. Siamo dunque impegnati per abbattere le barriere architettoniche ed espositive che interessano le disabilità visive, uditive e motorie, che spesso si uniscono alle difficoltà ed alle barriere cognitive, utilizzando, accanto alle modalità tradizionali, anche nuove tecnologie per i supporti informativi e didattici”. Al progetto hanno collaborato inoltre la Stamperia Braille della Regione Toscana e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Per sabato 21 febbraio alle ore 15.30 è prevista una visita per non vedenti con la guida di Andrea Gori, responsabile delle attività educative del Museo Galileo. Mentre per il prossimo anno scolastico sono in programma :un laboratorio didattico storico per le scuole presso il Museo Galileo dal titolo Dalla crittografia militare al codice Braille e un programma di visite didattiche all’esposizione storica della Stamperia Braille.“Oggi siamo nel mondo digitale e nessuno più sospetta che leggere e scrivere per alcuni sia un traguardo da conquistare e da mantenere – osserva il presidente provinciale Uici, Antonio Quatraro. Per i ciechi, come per tutti i popoli, poter leggere e scrivere significa conquistare la libertà e la dignità di cittadini. Ecco, l’invenzione di un alfabeto realmente universale per tutte le lingue antiche e moderne ci ricorda il valore insostituibile dell’educazione e dell’autonomia di pensiero, ossia della capacità di scegliere a ragion veduta”. Realizzati da un esperto artigiano nel laboratorio di restauro del Museo Galileo gli oggetti inclusi nel percorso tattile , copie di opere originali, sono :un apparecchio per dimostrare la traiettoria parabolica dei proiettili, un apparecchio per dimostrare l’isocronismo delle cadute lungo una spirale, un apparecchio per studiare gli urti elastici e anelastici, la casa del fulmine, la macchina elettrostatica di Wimshurst, la macchina per esperienze sulla forza centrifuga, modelli di leva e il paradosso meccanico. Saranno fondamentali anche per il pubblico vedente, grazie alla sollecitazione della dimensione sensoriale tattile.

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