Riaprono agli Uffizi le sale del Botticelli e del primo Rinascimento

Proviene da una loggia dell’ospedale di San Martino alla Scala a Firenze, l ’antica istituzione per l’accoglienza degli orfani l’affresco dell’Annunciazione, tema caro alla Firenze del Rinascimento e che Alessandro Filipepi detto Botticelli eseguì nel 1481, prima di partire per Roma. E’ entrato a far parte della grande antologia di opere del Botticelli che da domani insieme a quelle del Pollaiolo, Domenico del Ghirlandaio e di Hugo van der Goes saranno ammirate dai visitatori della Galleria degli Uffizi secondo un nuovo allestimento reso possibile anche grazie a una donazione di 700 mila euro raccolta in tutto il mondo dall’Associazione Friends of Florence.

Le quattro sale dedicate alla pittura del primo Rinascimento, ricavate all’interno dei volumi del perduto teatro mediceo, opera di Bernardo Buontalenti, riaprono al pubblico dopo la conclusione dei lavori di restauro architettonico e adeguamento funzionale e impiantistico, realizzati nell’ambito del progetto dei Nuovi Uffizi  a cura della Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio di Firenze e alla conclusione delle opere di riallestimento espositivo a cura delle Gallerie degli Uffizi. Nel dettaglio si tratta della sala n. 8 con le opere di Masolino e Masaccio , Paolo Uccello, Beato Angelico, Filippo Lippi, già aperta al pubblico dal mese di settembre alla n. 9 dedicata ai dipinti di Antonio e Piero del Pollaiolo e i celebri ritratti dei Duchi d’Urbino di Piero della Francesca e  la cui disposizione delle opere è rimasta invariata, alla n. 10-14 che ospita la grande galleria che ospita ben 14  opere di Botticelli da la Madonna del Roseto a La Calunnia  e la n. 15 con opere Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Hugo van der Goes, Hans Hemling e Rogier van der Weyden. Se dal punto di vista architettonico l’intervento più impegnativo è stato nella nuova controsoffittatura della Sala del Botticelli in cui alloggiano tutte le distribuzioni impiantistiche, dal punto di vista museografico l’ambiente è stato diviso in due spazi contigui attraverso due quinte staccate dalle pareti longitudinali.

Questa soluzione è stata scelta per individuare due punti focali in cui collocare i due capolavori di Botticelli, Allegoria della Primavera e Nascita di Venere, ogni anno in grado di attirare milioni di visitatori da ogni parte del mondo che affollano questa sala, opere che sono state distanziate dalle altre opere esposte in modo da consentire ai visitatori una più agevole visione. Nella seconda parte della Sala accanto alla Nascita di Venere, il Ritratto dell’Uomo con medaglia di Cosimo il Vecchio, la Calunnia e Pallade e il centauro, mentre altre opere di Botticelli come l’Adorazione dei Magi e l’Incoronazione della Vergine, eseguita per la cappella degli Orafi in San Marco a Firenze sono state collocate nella sala 15 in accostamento al trittico di Hugo van der Goes dell’Adorazione dei pastori eseguito a Bruges per la famiglia Portinari che dal 1483 era nella Chiesa dell’Ospedale di S. Maria Nuova, capolavoro della pittura fiamminga che influenzò molti pittori fiorentini della fine del XV secolo, insieme al Compianto sul Cristo morto di Rogier van der Eryden apprezzato alla corte fiorentina. Stamattina la conferenza stampa di presentazione per l’apertura della Sala Botticelli e delle Sale del primo Rinascimento. “ E’ un enorme piacere, un momento quasi storico – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi  Eike D. Schmidt – siamo grati al cantiere dei Nuovi Uffizi che ha porttao avanti il progetto architettonico e alla contessa Brandolini D’Adda che con l’elargilazione liberale ha sostenuto l’allestimento delle sale. Solo stamattina alle 7 abbiamo finito i lavori, i principi a cui ci siamo ispirati sono stati quelli di rendere più visibili e fruibili i grandi capolavori già dalle sala precedente, in modo da regolare i flussi dei visitatori davanti alle opere. Ogni opera ha un suo spazio intorno in modo da non bloccare il flusso e si creano dei riferimenti tra le opere che dialogano, l’angelo che arriva in volo si rispecchia nello zefiro dell’Allegoria della Primavera. Vetri di ultima generazione, antiriflesso e antivandalismo  poi sono stati posti a protezione, senza contare la valorizzazione, sino ad oggi mai tentata, di alcune opere come il ritratto del giovane con la medaglia e La calunnia, forse l’opera più importante di Botticelli, alla stessa stregua della Nascita di Venere e della Primavera.”

“E’ un momento importantissimo, – ha detto il soprintendente Andrea Pessina – e lo devo al mio predecessore Alessandra Marino. Un momento importante non solo per le sale Botticelli, ma anche per il lavoro della parte impiantistica che non si vede, tutte le linee generali del progetto dei Grandi Uffizi che porta da 45 a 101 le sale, con un ampliamento di altri 700 mq di esposizione, vengono conclusi i lavori per l’impianto di condizionamento, di illuminazione, il riordino della parte elettrica e tutto senza mai chiudere la galleria. Dopo la pausa estiva i lavori sono ripartiti con velocità e nel mese scorso sono state consegnate altre aree, per l’auditorium e per la sala polivalente la consegna sarà entro il 2017. Per molto tempo non c’erano risorse, adesso il Governo ha già reso disponibili 18 milioni di euro mentre sempre da parte del ministero sono stati assegnati altri 40 milioni di euro”.

“Questo progetto è stato accolto con entusiasmo – ha detto la Contessa Simonetta Brandolini D’Adda dell’Associazione Friends of Florence – e ringrazio i donatori che da tutto il mondo in sole sei settimane  hanno dato il loro contributo per queste opere che rispecchiano la fiorentinità, l’arte di Firenze è l’arte del mondo e questo è un regalo che facciamo a Firenze per l’anniversario dei 50 anni dall’Alluvione.”

 

 

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