Riaperte al pubblico agli Uffizi le Sale dei Primitivi con quattordici nuove opere

E’ intorno al 1430 che Nicola di Guardiagrele, incaricato per la realizzazione dell’antepedium in argento per la cattedrale di S. Berardo a Teramo, arriva a Firenze per conoscere l’arte del Ghiberti e le formelle del Battistero, inaugurando così, nella sua arte, un linguaggio nuovo. Conosciuto come orafo e sculture, secondo gli studiosi avrebbe mosso i primi passi anche come pittore, nella bottega sulmonese del Maestro di Beffi e l’unico quadro esistente sarebbe la Madonna dell’Umiltà e Angeli, conservata nei depositi degli Uffizi e che da domani sarà visibile al pubblico nella sala n.7, quella di Gentile da Fabriano e del Gotico internazionale, in perfetto dialogo con la maestosa “Adorazione dei Magi”. Da domani infatti riaprono al pubblico le sale dei “Primitivi”, le sale degli Uffizi che vanno dal n.2 al n. 7 , chiuse la scorsa estate per complessi interventi volti al miglioramento delle condizioni climatiche e per una nuova illuminazione che integra luce naturale e artificiale. Nel rinnovato percorso, accanto alle tre Maestà, che non sono state rimosse dalla loro sede, ma protette da speciali climabox, tornano visibili al pubblico le opere di Simone Martini, Lorenzetti, Gaddi, Giovanni da Milano e Gentile da Fabriano e di altre nuove quattordici opere provenienti da altri depositi come la Maestà e angeli del Maestro della Santa Cecilia, in deposito al Museo di San Marco, una Madonna col Bambino di Lippo di Benivieni, una Crocifissione di Niccolò di Pietro Gerini, un Redentore Benedicente di Spinello Aretino, un’ Ascensione di Cristo e Santi di Neri di Bicci e tre tavole di Niccolò di Pietro, ed altre pregevoli opere . Stamattina la conferenza stampa di presentazione dei lavori che fanno parte del Cantiere Nuovi Uffizi alla quale erano presenti: l’architetto Marinella del Buono che ha diretto i lavori, Antonia Pasqua Recchia Segretario Generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Alessandra Marino Soprintendente Belle Arti e Paesaggio di Firenze Pistoia e Prato, Cristina Giachi vicesindaco di Firenze, Antonio Natali direttore della Galleria degli Uffizi e Daniela Parenti direttrice del Dipartimento pittura del Medioevo e primo Rinascimento degli Uffizi, a questi due ultimi si deve la scelta delle nuove quattordici opere inserite nel percorso, in sala era presente anche l’ex soprintendete Cristina Acidini. “ L’inaugurazione di oggi, così come quelle dei rilasci progressivi del cantiere, ha molti aspetti di esemplarità – ha detto il Segretario Generale Antonia Pasqua Recchia – che fanno parte di una stagione positiva come il completamento del Museo Egizio a Torino, il prossimo 8 maggio il nuovo allestimento della Galleria dell’Accademia, entro la fine dell’anno il nuovo museo di Reggio Calabria,  si raccolgono i frutti degli investimenti dell’anno passato. Con l’aperto per restauro, mentre sono stati realizzati i lavori è stata ridotta al minimo la sottrazione delle opere al visitatore. Mi hanno impressionato le soluzioni di illuminotecnica realizzate ad ho, il cantiere di restauro è sempre più un luogo di studio e ricerca. Nelle sette sale, abbiamo quattordici opere in più – continua il Segretario Generale – questo serve per sfatare il luogo comune che vede i depositi del musei come dei luoghi in cui si nascondono i capolavori mentre sappiamo bene che sono climatizzati e gli studiosi possono accedervi. Si è intervenuti su un allestimento museografico storico  realizzato grandi architetti e le modifiche sono state fatte per valorizzare e conservare meglio le opere, un contributo al dibattito che al Ministero intendiamo avviare per rapportarsi in modo corretto e non polemico nei confronti degli allestimenti storici.” “ Non sono d’accordo – ha detto il Segretario Generale – sulla scelta dei lavoratori degli Uffizi di non partecipare all’apertura per il primo maggio, mi sarei aspettata una assunzione di responsabilità maggiore , ma le trattative sono chiuse, è un peccato che non sarà aperto”. Per quanto riguarda la prossima consegna del cantiere Nuovi Uffizi, la prossima tappa dovrebbe essere la sala Botticelli per l’inizio del 2016, mentre per l’obiettivo di congiungere Uffizi con Palazzo Pitti “ Servirebbero svariati milioni di euro di intervento per mettere in sicurezza il Corridoio- precisa il Segretario Generale – e per il futuro auspichiamo accordi con gli enti territoriali sia per la bigliettazione che per il collegamento con Palazzo Vecchio.”

 

 

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