Parla coi muri e viaggio nella Street art a Firenze con Maria Paternostro

Clet, Exit Enter e Blub L’arte sa nuotare sono i protagonisti della street art fiorentina. Quante volte ci è capitato di percorrere una via del centro storico e di soffermare lo sguardo su un disegno, una scritta, un segnale stradale con un autoadesivo. Interventi di arte urbana che talvolta ci hanno invogliato a una sosta, l’immancabile foto da condividere suoi social come atto immediato ed estemporaneo senza però approfondire e cercare di saperne di più. Maria Paternostro è una giornalista fiorentina che ha dedicato interesse  e passione per questa espressione di arte che anche a Firenze come in tutte le città del mondo ha i suoi rappresentanti.

Domani in occasione della 16° edizione di Settembre in Piazza della Passera, una passeggiata alla scoperta della street art a Firenze e delle scritte del popolo dei muri organizzata da Parla coi muri in collaborazione con ScandaloSoBrio, la partenza sarà da Piazza Poggi sotto la Torre San  Niccolò alle 18,30, massimo 30 persone e prenotazione obbligatoria e al termine della passeggiata slide-show in Piazza della Passera.

Un viaggio alla scoperta di Clet Abraham, bretone, figlio dello scrittore Jean-Pierre Abraham che  dal 2005 ha aperto il suo studio a Firenze dove risiede, pittore e scultore, i suoi interventi si basano sull’applicazione di stickers su cartelli stradali che non ne alterano la leggibilità ma propongono una nuova lettura, celebre tra tutti il “Cristo crocifisso” stilizzato  sulla croce a T del segnale della strada senza sfondo, anche se a fare scalpore fu il “Piccolo uomo nero”, la scultura posizionata in bilico su uno sperone di Ponte alle Grazie la notte tra il 19 e il 20 gennaio del 2011, l’alternativa popolare al teschio ricoperto di diamanti di Damien Hirst che veniva accolto a Palazzo Vecchio. Le delicate ed esili figure, talvolta aggrappate a palloncini che volano in cielo, del fiorentino Exit/Enter che ha eletto lo spazio murale a galleria pubblica a cui affidare i suoi messaggi fruibili da tutti, o Blub che ha scelto l’ambiente marino quale scenario in cui collocare i suoi personaggi, tra bolle d’aria, boccagli e maschere, autentica e completa immersione in una coloratissima street art.

Parla con i muri

 

 

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