Oggi A scuola di NON scrittura “Scritto col piombo le prose illeggibili dei nostri premi letterari”

Oggi a Firenze  alla Libreria Clichy in Via Maggio 13, alle ore 18.00  secondo appuntamento con  la “Scuola di non scrittura” a  cura di Pippo Russo, tema del giorno “ Scritto col piombo, le prose illeggibili dei nostri premi letterari, un viaggio attraverso gli orrori della narrativa italiana contemporanea attraverso i generi e gli autori condotto con lucidità e competenza dal sociologo e scrittore  che ben conosce i meccanismi e le regole dell’articolato mondo della scrittura e dei suo prodotti .

Sempre alla libreria Clichy, domani alle ore 18.00 sarà presentato “ Paolo Schicchi, storia di un anarchico siciliano” pubblicato da Arianna editrice ( pp. 256, Euro 22,50) , oltre all’autore, il nipote Nicola Schicchi, interventi di Arianna Attinasi e Pippo Russo.  Come precisa l’autore in merito alla pubblicazione “Non si tratta di una nuova biografia, né di un resoconto storico di fatti e di protagonisti, tanto più che su tanti episodi della lunga clandestinità non c’è documentazione a supporto, mentre alcune sequenze e concatenazioni varie furono spesso tenute volutamente oscure dallo stesso protagonista.

Le date ballano o mancano del tutto, proprio come si conviene ad un cospiratore e rivoluzionario restìo a documentare gli avvenimenti che rotolavano sotto i suoi piedi ed i progetti che andava elaborando. Per una migliore comprensione dell’uomo e delle sue azioni, si è allargato lo sguardo all’ambiente, alle figure, alle “epoche” in cui Paolo Schicchi operò ed ai retroscena di alcune imprese, talvolta sconfinate nella leggenda. I ricordi personali, le saghe familiari e le sorprese venute fuori dai documenti ingialliti, sono stati integrati con un pizzico di fantasia laddove è mancato un resoconto credibile di ciò che successe in realtà. Il quadro dipinto è quello di una personalità complessa; coerente e contraddittoria insieme. Un ritratto con luci ed ombre; un soggetto fuori dal “normale”. Se il lavoro risulterà gradevole o interessante per il lettore, il merito sarà solo dello zio Paolo, della sua bellissima storia e dell’arguzia, dell’intelligenza e della cultura che trasudano dai suoi scritti, qui ampiamente riportatati”.

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