Moderna e contemporanea, le aste di maggio da Farsetti

“Zone riflesse” ( per una situazione) opera del 1963  di Paolo Scheggi è l’opera scelta per la copertina del catalogo Farsetti della prossima asta d’Arte moderna e contemporanea in programma per 27-28 maggio nella sede di Prato. Proprio in questi giorni a Milano è stato presentato il catalogo ragionato dell’opera di Paolo Scheggi, l’artista nato a Settignano nel 1940, edito da Skira e che rappresenta uno strumento scientifico indispensabile per la conoscenza della sua esperienza artistica, curato da Luca Massimo Barbero che presiede il comitato scientifico dell’Associazione Paolo Scheggi con il contributo di Franca Scheggi Dall’Acqua e il coordinamento scientifico di Ilaria Bignotti. L’opera che andrà in asta a Prato, l’unica in questa sessione d’asta dell’artista scomparso a Roma nel 1971,  un acrilico su tele sovrapposte cm. 50x49x5,3 fa parte delle oltre 650 opere inserite all’interno del catalogo ragionato e parte da una stima di 260.000/320.000 euro.

Vale la pena di ricordare il record dello scorso anno raggiunto da Sotheby’s da “Intersuperficie Curva Bianca” che con 1,6 milioni di euro stabilì il risultato più alto mai raggiunto da un’opera di Scheggi. Tra i top lot due opere di Enrico Castellani, “Superficie bianca” del 1998 acrilico su tela cm. 80X90 con stima 260.000/330.000 e “Superficie bianca” 1998 acrilico su tela cm. 70X70 con stima di 250.000/300.000. Per l’arte cinetica segnaliamo “Dinamica circolare ( scudo ) 1962-78 di Alberto Biasi con stima 40.000/50.00, “Dinamica circolare 8M, 1966” nitro su perspex cm.50X50  di Marina Apollonio con stima 40.000/60.000 e “Kleiner Blick auf die Sonne der Antarktis” 1968, di Heinz Mack, un collage su tavola cm. 35,5X35 con stima 35.000/55.000.

Non mancano opere scelte degli esponenti della pop art italiana che sta riscoprendo un rinnovato interesse a livello internazionale. Parliamo di   Mario Schifano e Tano Festa in particolare che, nella recente asta di Finarte, hanno visto triplicare la loro stima di base, raggiungendo alcuni picchi come “Michelangelo according Tano Festa” del 1967 che da una base di 4/6.000 ha raggiunto la cifra iperbolica  di 70.000 euro. Da Farsetti, l’esposizione delle opere sarà dal 21 al 27 maggio, saranno battuti, di Mario Schifano,  “Albero” 1979, uno smalto su carta intelata cm. 150X130, stima 35.000/55.000 e “ La voce del vento” 1972, uno smalto su tavola, cm. 162X139, di Tano Festa, stima 22.000/32.000.

Il 28 maggio dalle ore 16.00 in poi nella sede di Prato si svolgerà anche  l’asta delle opere di Arte Moderna. Oltre cento opere dei più importanti esponenti del Novecento tra dipinti, sculture, grafiche, tra cui segnaliamo: “Bulciano” 1909  un olio su tela cm. 70X70 di Ardengo Soffici con stima 35.000/55.000, “Germogli primaverili” ( Paesaggio di Villa Borghese) 1906 di Giacomo Balla, olio su tela applicata su tavola cm. 50,9X76,3 con stima 230.000/300.000, e sempre di Balla “Morbidezze di primavera” 1917 stima 220.000/320.000, di Mario Sironi “Il lavoro ( I costruttori) 1929-33, olio su tela cm. 150X120, 5 dipinti di Renato Birolli che coprono gli anni dal 1950 al 1955, “Concetto spaziale, Attese” 1961 di Lucio Fontana idropittura su tela, rosso cm. 92X73 con stima 1.800.000/2.400.000, di Alberto Savinio “Monument” 1929 olio su tela 133X101 stima 600.000/750.000 e del fratello  Giorgio De Chirico “Manichini guerrieri ( Due archeologhi) 1926 olio su tela, cm. 81,3X60  stimato 900.000/1.400.000 in cui l’artista fonde antico e moderno costruendo due manichini con le loro armature formate da frammenti di colonne e capitelli combinati con le moderne luci al neon che hanno da poco fatto la loro apparizione come nuovo veicolo di comunicazione pubblicitaria.

 

Manichini  Guerrieri - Giorgio De Chirico

Manichini Guerrieri – Giorgio De Chirico

Renato Birolli

Renato Birolli

 

 

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