Michele De Lucchi, Sergio Limonta e Sustainable Thinking Evolution 3, al Museo Novecento da oggi tre nuove mostre

Tre nuovi appuntamenti espositivi al Museo Novecento, gli ultimi tre del 2019. Aprono al pubblico offi  22 novembre, le mostre Michele De Lucchi. Earth stations, Sergio Limonta. Il massimo col minimo e Sustainable Thinking Evolution 3.

 

Michele De Lucchi è il protagonista del settimo appuntamento con il ciclo Paradigma. Il Tavolo dell’Architetto curato da Laura Andreini che vede di volta in volta protagonisti celebri architetti, collettivi e studi di architettura del panorama contemporaneo. De Lucchi Earth Stations (22 novembre 2019 – 30 aprile 2020), che sarà al centro dell’esposizione fiorentina, è un progetto di ricerca nato nel 2018 concentrato sull’evoluzione del concetto di funzione nell’architettura e sul bisogno di edifici simbolici rappresentativi. In mostra nuove visioni architettoniche non più distanti dalla loro funzione, che aiuteranno l’uomo a sviluppare sempre di più la sua attitudine allo scambio reciproco e a ogni forma di creatività e artigianalità.

 

Torna con un intervento site-specific il progetto Grafts del Museo Novecento, serie di “innesti contemporanei” che, di volta in volta, vanno a dare una nuova forma agli spazi del chiostro e del loggiato esterno del complesso delle Ex Leopoldine. Il massimo col minimo, (a cura di Giorgio Verzotti) è il titolo delle tre sculture che Sergio Limonta ha realizzato per il chiostro del Museo, tre sculture che si manifestano come altrettanti, grandi disegni solidificati nello spazio.

Sustainablethinking. Museo Novecento.

Torna infine per la terza ed ultima evoluzione il progetto The Wall (format espositivo site-specific che propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica sviluppato lungo una parete di 12 metri) a cura di Mario Cucinella Architects e SOS – School of Sustainability. Sustainable Thinking Evolution 3(22 novembre 2019 – 13 febbraio 2020), lungo la parete al piano terra del Museo, illustrerà la maglia dei possibili percorsi che guidano il genere umano verso il futuro, che si dipana attraverso alcune sfide oggi divenute impellenti: la progressiva trasformazione dell’umanità come specie urbana, la necessità di reinventare una quotidianità che dipende dalla plastica, l’impatto del digitale sul modo di vivere lo spazio pubblico. Una timeline che muta il suo aspetto, guardando il passato attraverso la lente di queste sfide, rivisitando il racconto del rapporto tra uomo e natura. Nella parte inferiore, viene tratteggiata la storia percepita dal punto di vista dell’uomo, in cui il vettore di crescita è stato, da sempre, l’innovazione scaturita da una condizione di crisi. Nella parte superiore, è rappresentato il silenzioso percorso del pianeta Terra, in cui il vettore del cambiamento, o meglio del declino, è l’impatto che la specie umana ha generato.

Sergio Risaliti davanti ad un’opera di Wang Yuyang

“L’incrocio di mostre ed eventi odierni al Museo Novecento è motivo di grande soddisfazione – ha commentato il direttore artistico Sergio Risaliti -. De Lucchi ha accettato il nostro invito a partecipare al Tavolo dell’architetto, giunto alla settima edizione, e questo dà prova della qualità del progetto che suscita immediato consenso in celebri protagonisti dell’architettura internazionale. Un bel dialogo con lo spazio è inoltre quello proposto da Sergio Limonta, le cui sculture esili e filiformi, simili a giochi infantili, nascono dal disegno per occupare il cortile alla ricerca di un dialogo con l’aureo spazio rinascimentale delle Ex Leopoldine. Siamo giunti poi al terzo e finale appuntamento con The Wall nel segno della sostenibilità, argomento tra i più cogenti, vera e propria emergenza globale, sulla quale l’istituzione ha sviluppato, nell’ultimo anno, un laboratorio assieme alla scuola SOS e all’architetto Cucinella”.

Lascia un commento