Materia Prima la ceramica d’arte invade Montelupo

Ugo La Pietra, Hidetoshi Nagasawa, Fabrizio Plessi, Gianni Asdrubali, Loris Cecchini, Bertozzi & Casone, Lucio Perone, per alcuni di loro si tratterà di un’autentica sperimentazione visto che non si sono mai  espressi attraverso la ceramica, per altri un momento per consolidare il rapporto con uno dei materiali più antichi . Questi grandi autori contemporanei saranno protagonisti di una grande sfida che culminerà nella realizzazione di opere site specific per la città di Montelupo Fiorentino  insieme alle aziende locali e  che saranno collocate in un percorso urbano dal 19 marzo del 2016, è il progetto “Materia Prima” le ceramica dell’arte contemporanea, a cura di Marco Tonelli, organizzato dalla Fondazione Montelupo Onlus con il contributo del Centro per L’arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e nell’ambito del progetto Cantiere Toscana Contemporanea.

 Al Museo del Novecento a Firenze la conferenza stampa di presentazione dell’intera iniziativa che oltre alla mostra “Sculture in città”, la  rassegna di ceramica diffusa nei luoghi storici di Montelupo, da Piazza Vittorio Veneto fino al Pozzo dei Lavatoi, quest’ultimo scelto dall’artista Lucio Perone, prevede, in occasione del centenario di Leoncillo Leonardi ( 1915-1968) una mostra a Palazzo Podestarile che indaga la scultura in ceramica e terracotta nell’arte italiana fino ai nostri giorni attraverso le opere di Giuseppe Spagnulo, Luigi Mainolfi, Giacinto Cerone e Giuseppe Ducrot. “Siamo al Museo del Novecento per presentare un’iniziativa di Montelupo Fiorentino – ha detto Tommaso Sacchi in rappresentanza dell’assessorato alla Cultura del Comune di Firenze – un luogo dove trovano spazio i linguaggi del Novecento e si affermano le connessioni a livello di area metropolitana, inoltre prosegue il nostro lavoro a favore  del collegamento tra il fare artigiano e la produzione dell’arte visiva  e contemporanea, un binomio sul quale contiamo molto”.

“ La collaborazione con il comune di Montelupo – ha detto Valentina Gensini direttore scientifico del Museo del Novecento – ha permesso al museo la possibilità di gettare vettori nei confronti del territorio oltre ad ospitare un ciclo di tre conferenze con gli artisti e design che hanno lavorato a questo progetto”. “ La nostra amministrazione sin da subito ha creduto in una missione per far uscire la città dai suoi confini e far crescere anche le sue aziende – ha detto il sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti,- per questo ringrazio tutte le aziende e in particolare Colorobbia che metterà a disposizione degli artisti materiali innovativi, si tratta di un giro di svolta nella storia del nostro paese e mi auguro che aiuti la capacità del saper fare tipico del territorio.” Da parte sua ha detto Sergio Bettini del Centro Luigi Pecci “ Abbiamo apprezzato da subito questa iniziativa non solo per la qualità delle opere ma anche per il tentativo di ricreare la collaborazione tra artigianato e arte, che quando si incontrano riescono a fare grandi cose”. “ E’ un percorso nuovo per la città di Montelupo e anche in generale per il concetto di scultura nello spazio.

Gli artisti sono stati invitati a misurarsi con la storia di Montelupo, ognuno ha scelto il  suo luogo e le opere saranno realizzate dalle aziende della città. Pochi avevano già lavorato la ceramica, molti hanno sperimentato,  Plessi  ad esempio, non ha mai usato terracotta nei suoi lavori, Gianni Asdrubali farà un grande fregio sull’argine della Pesa. Sono artisti di varie generazioni che lasceranno le loro opere incastonate negli spazi della città.” “I prodotti di Montelupo sono più conosciuti all’estero che non in Toscana – ha detto Luigi Ulivieri della Fondazione Montelupo Onlus – l’obiettivo è quello di riaccendere i riflettori su Montelupo, la sua gente, la sua capacità di creare valore e da questo  ci aspettiamo anche effetti economici per la città. Dalla prossima primavera le opere d’arte diventeranno elementi della composizione urbana e richiamo forte per la nostra città.”   Complessivamente l’intero progetto Materia Prima prevede anche una Project Room a cura di Lorenzo Cianchi con interventi di artisti under 35 e un finale a cura di Sergio Risaliti con una International guest star il cui nome per ora rimane segreto ma sembra essere proprio Jeff Koons le cui opere in ceramica raggiungono quotazioni stellari.

 

 

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