Per gli storici dell’arte e i conoscitori della produzione vinciana è conosciuto con la semplice sigla 8 P che sta ad indicare il numero di inventario con cui è custodito al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, si tratta del celebre “Paesaggio con fiume” di Leonardo da Vinci che deve la sua fama al fatto di essere uno dei primi esempi di disegno di puro paesaggio nell’arte occidentale.
Il disegno, 19X28,5 cm., proveniente dal Fondo Mediceo Lorenese, reca la firma di Leonardo da Vinci ed è datato “ Dì de Sta Maria della Neve/ Adì 5 daghosto 1473”, ovvero il 5 agosto 1473 data dedicata alla Madonna della Neve, la prima opera datata di Leonardo che all’epoca aveva solo 21 anni. Non dimentichiamo infatti che Leonardo fu uno dei maggiori e più produttivi disegnatori del suo secolo e anche colui che impiegò il mezzo grafico nei modi più vari e sperimentali, Leonardo infatti secondo il Vasari, non fu solo l’iniziatore della “terza maniera che noi vogliamo chiamare la moderna” in cui si raggiunse l’ultima perfezione delle arti del disegno, ma anche colui che per primo seppe dare “il moto e il fiato” alle proprie figure, in grado di condurre la pittura, per tramite sempre del disegno, verso nuove altezze.
Proprio in questi giorni, la ricerca sul celebre disegno del Paesaggio con fiume e sino ad oggi identificato come un paesaggio toscano in particolare del Valdarno inferiore da dove proveniva lo stesso Leonardo, si sarebbe allargata verso l’Umbria, senza escludere che l’artista nei suoi disegni realistici di paesaggio abbia potuto inserire rielaborazioni mnemoniche di luoghi visitati in precedenza, aggiungendo sempre nuovi spunti figurativi.
Come molte delle opere grafiche conservate al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, per motivi conservativi, il disegno del Paesaggio con fiume non può essere esposto, se non ogni cinque anni e per un breve spazio di tempo. Dalla direzione della Galleria degli Uffizi è arrivata la notizia che il celebre disegno sarà in mostra al pubblico nella cittadina natale di Vinci, per una mostra di cinque settimane che avrà inizio evocativamente proprio il 5 agosto del 2019 all’interno delle manifestazioni promosse per la ricorrenza del Cinquecentesimo anniversario della morte del genio toscano, mentre alla Galleria Nazionale dell’Umbria il disegno verrà esposto e sempre per un periodo limitato nel 2020. Nell’annunciare la programmazione del due importanti tappe espositive del disegno di Leonardo il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha affermato “Un profilo paesaggistico simile, per caratteristiche geologiche e culturali, quello dell’Italia Centrale, dove la presenza del giovanile autografo leonardesco costituirà un motivo di riflessione sull’intenso processo di identificazione che quell’opera, così ricca di rimandi, è capace di suscitare in chi la osserva. L’opportunità di incrociare tra loro il turismo culturale e quello naturalistico, offrendo allo stesso tempo un’indagine e una comprensione approfondite del foglio, coinvolgerà dunque una regione, l’Umbria, le cui popolazioni sono protagoniste, insieme a quelle delle Marche e del Lazio, di un evento tanto distruttivo per l’identità locale come il terremoto”