Giovanni dal Ponte a novembre una mostra alla Galleria dell’Accademia

E’ di alcuni giorni fa la notizia dell’acquisizione di una nuova opera di Giovanni dal Ponte che andrà ad arricchire la collezione della Galleria dell’Accademia. Si tratta di una “Madonna col Bambino in trono” proveniente dalla Badia fiorentina e per anni conservata alla Certosa del Galluzzo. Dipinta intorno al 1425 manifesta la piena adesione ai rinnovamenti fermenti pittorici riflesso di Masaccio e di Masolino da Panicale che portarono allo sbocciare del Rinascimento. Iniziati da poco i restauri, la tavola sarà uno dei pezzi di maggior pregio che saranno esposti in occasione della prima mostra monografica che la nuova direzione della Galleria dell’Accademia ha voluto dedicare a Giovanni di Marco o meglio conosciuto come Giovanni dal Ponte che si aprirà il 22 novembre con il titolo “

Giovanni dal Ponte ( 1385-1437. Protagonista dell’Umanesimo tardogotico”.

Una mostra molto attesa che nell’ambito degli studi sulla pittura fiorentina nel  momento di passaggio tra tardogotico e Rinascimento offrirà un bilancio critico aggiornato sull’attività di questo protagonista del primo quarto del secolo XV le cui opere, molte delle quali andate disperse, sono conservate nei musei di tutto il mondo. Un progetto scientifico che si deve ad Angelo Tartuferi ex direttore della Galleria dell’Accademia e responsabile del settore dipinti dal Duecento al Quattrocento nonché massimo esperto del periodo e da Lorenzo Sbaraglio del Polo museale regionale della Toscana che per anni ha approfondito lo studio delle opere di Giovanni dal Ponte.

La produzione di Giovanni dal Ponte, così chiamato in antichità perché aveva la sua bottega nei pressi della Chiesa di S. Stefano al Ponte e al quale il Vasari nelle sue Vite attribuì una diversa datazione, sarà documentata in ogni fase del suo percorso artistico grazie ai numerosi prestiti, sia italiani ma soprattutto stranieri come la National Gallery di Londra, il Museo del Prado diMadrid, il Museum of Art di Filadelfia, il Fogg Art Museum di Cambridge e il Museo Jacquemart-André di Parigi. Da quest’ultimo giungerà un importante cassone dipinto, ancora integro e che per l’occasione verrà restaurato. Numerosi e importanti saranno infatti i restauri per l’occasione della mostra, punto di merito e fondamentale contributo per la tutela e la conservazione.

 

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