Giornata della Memoria, la scrittrice Edith Bruck ospite del seminario degli psicologi toscani

Riflettere sulle atrocità dell’Olocausto e comprenderne l’impatto sulla sofferenza umana. È il tema del pomeriggio di approfondimento organizzato dall’Ordine degli Psicologi della Toscana, in collaborazione con il Comune di Firenze, in occasione della Giornata della Memoria. Ospiti, tra gli altri, la scrittrice sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz Edith Bruck, finalista al Premio Strega con “Il Pane Perduto” (La Nave di Teseo, 2021).

L’evento, dal titolo “Comprendere è impossibile, conoscere è necessario – La psicologia di fronte alle atrocità collettive”, è aperto a tutti, sia in presenza che online, fino a esaurimento posti con prenotazione: appuntamento venerdì 28 gennaio nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, dalle ore 14,30 alle 18.

“Il richiamo alle tragedie del passato che hanno segnato la storia dell’uomo rappresenta un invito a non dimenticare mai, ma vuole essere anche un momento di riflessione sui dolori e le sofferenze umane e sui risvolti per il futuro”, spiega la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino. “Come psicologhe e psicologi promuoviamo costantemente il benessere di ogni essere umano: eventi come questo sono una proposta di studio e di sensibilizzazione sulle esperienze traumatiche vissute nel passato e nel presente”.

All’incontro prenderanno parte la prof.ssa Antonella Salomoni (ordinaria all’Università della Calabria e all’Università di Bologna) e il prof. Adriano Zamperini (del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova), che analizzeranno le conseguenze dell’Olocausto da diversi punti divista: dal tema della “storia di fronte alla atrocità collettive” a un’analisi sulla “psicologia dei carnefici”. In apertura, dopo i saluti degli assessori al Welfare e alla Memoria di Palazzo Vecchio, Sara Funaro e Alessandro Martini, la presidente Gulino leggerà un intervento della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz nel 1944.

Seguirà poi un dialogo in collegamento streaming con Edith Bruck, scrittrice ungherese testimone dell’orrore dei campi di sterminio, finalista al Premio Strega con “Il Pane Perduto” (La Nave di Teseo, 2021). Brani del romanzo autobiografico scandiranno l’intero incontro, interpretati dall’attrice Giusi Merli (apparsa nel film premio Oscar “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino).

“Ciò che è accaduto nel periodo più buio della nostra storia possa servire come monito, per non dimenticare e per costruire nuove strade e pensieri – conclude la presidente dell’Ordine Gulino –. Diversità, accoglienza e inclusione devono essere i fondamenti della società del presente e del futuro”.

“Il grave episodio di antisemitismo contro il bambino ebreo avvenuto in provincia di Livorno e l’uso inopportuno e pericoloso dei simboli del nazifascismo, a cui purtroppo assistiamo in questi giorni, sono la dimostrazione di quanto sia importante ancora oggi ricordare l’orrore dell’Olocausto – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro – a causa del quale hanno perso la vita milioni di persone innocenti. Questa iniziativa dell’Ordine degli psicologi della Toscana ci offre l’occasione per tenere viva la memoria e riflettere su una delle pagine più tristi della nostra storia”. “Farlo poi, ascoltando la testimonianza della scrittrice sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz Edith Bruck – ha continuato Funaro – ci permetterà di capire una volta di più quanta sofferenza e dolore il nazifascismo ha provocato su chi lo ha vissuto. Non possiamo permettere che quei tempi bui ritornino, teniamoli lontani dalla nostra società e impegniamoci tutti a fare in modo che il tragico passato non si ripeta”.

Per partecipare all’incontro è necessaria la prenotazione, attraverso il seguente linkhttps://www.mcrconference.it/comprendere-e-impossibile. Sono previsti 180 posti in presenza e 500 online. Per l’accesso è richiesto il Green Pass rafforzato, da mostrare al personale addetto all’ingresso.

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