La fase sperimentale della costituzione dell’Archivio Bellosguardo giunge a compimento con l’esposizione dei primi risultati: dall’11 agosto, all’interno del Festival “Rural Dimensions”, a Bellosguardo (SA) le vie principali e i luoghi simbolo del paese ospiteranno le mostre frutto del lavoro di digitalizzazione delle fotografie di famiglia e delle campagne fotografiche condotte sul territorio da 5 artisti emergenti.
Archivio Bellosguardo è un progetto pilota ideato e curato dal fotografo Alessandro Imbriaco con il coordinamento e la produzione dell’Associazione Rehub Alburni, la collaborazione scientifica dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Comune di Bellosguardo. L’obiettivo è costituire un archivio fotografico del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano che oltre a conservare la memoria e l’identità di quei luoghi, possa essere anche strumento di promozione e sviluppo territoriale.
La missione partecipata del progetto si sostanzia nell’eterogeneità del gruppo di lavoro riunito dall’ideatore Alessandro Imbriaco. Dall’ICCD provengono il responsabile della didattica e della gestione dell’Archivio, Alessandro Coco e la curatrice Francesca Fabiani per la mostra delle campagne fotografiche. La curatrice indipendente, Benedetta Cestelli Guidi insieme a Martina Alessandrini, restituiranno sotto forma di mostra e di installazione video le fotografie di famiglia. Il coordinatore locale, Michele Galasso, ha seguito gli sviluppi del progetto, occupandosi in prima persona della raccolta del materiale fotografico.
Nella sala consiliare del municipio sarà esposta una selezione delle fotografie originali donate dalle famiglie e già restituite loro in forma digitale; nel convento Santa Maria delle Grazie un’installazione video mostrerà una selezione più ampia delle immagini private, mentre lungo corso Garibaldi, la strada principale del paese, saranno posizionate due installazioni fotografiche di grandissimo formato, elette a simboli del progetto stesso: un’opera della giovane fotografa Nunzia Pallante e una fotografia di famiglia.
Infine, la scuola elementare Attilio Pepe ospiterà le 5 campagne fotografiche realizzate dai fotografi ospitati in residenza – Alessandro Coco, Valerio Morreale, Nunzia Pallante, Mattia Panunzio e Sarah Wiedmann – che restituiscono uno sguardo contemporaneo sul territorio.
In autunno la mostra sarà esposta a Roma, negli spazi dell’ICCD, e una selezione di immagini provenienti delle campagne fotografiche entrerà a far parte delle collezioni di fotografia contemporanea dell’Istituto.
In 4 mesi di lavoro sono state scansionate oltre 5.000 immagini provenienti da 24 fondi familiari che raccontano momenti di vita pubblica a partire dai primi anni del Novecento, con processioni e cerimonie religiose, sfilate di carnevale e feste scolastiche, così come momenti più intimi e familiari, come i pranzi della domenica, le scampagnate e le giornate tra amici, una vacanza al mare o la prova di un’acconciatura davanti allo specchio. In alcuni casi le foto diventano mezzo di comunicazione visiva e letteraria, come nel caso delle foto inviate o ricevute dai parenti emigrati all’estero che, con i loro messaggi scritti a penna sul retro, diventano simbolo di legami e ricerca di vicinanza; in altri ancora diventano racconto sociologico delle evoluzioni del costume dell’inizio della diffusione di loghi storici odocumentazione puntuale di eventi storici rilevanti come la ricollocazione del reliquiario all’interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie al termine del restauro o la costruzione del ponte in muratura sul torrente Sammaro.
Le immagini di famiglia saranno affiancate da 5 racconti contemporanei realizzati dai fotografi ospitati in residenza:
Qualche volta di qui si vede anche il mare
Alessandro Coco
Il movimento dell’occhio e del corpo nello spazio non è stato né lineare né pianificato: ho raccolto i frammenti in interstizi temporali rimandando la messa in forma ad un momento altro dalla ripresa. Gli spazi di prelievo sono stati pochi e circoscritti: villaggio / chiesa / casa / parco. Ciascuno di essi è un contenitore di altri luoghi e di altre spazi privati transitori, e la fotografa mi ha permesso di vederli per ricordarli
A nice view
Valerio Morreale
Ogni soggetto indipendente, una volta isolato in un’immagine, continua a testimoniare una sua appartenenza a questa comunità, piccolo centro urbanizzato immerso una vasta area naturale. Le fotografie diA nice view cercano di trasmettere l’atmosfera del paese un tassello alla volta, ognuno frammento di una realtà comune.
Ortipedia
Nunzia Pallante
Immagino Ortipedie come una mano aperta, dove le dita sono alberi del bosco, il palmo solcato orti arati e le linee strade e piante: all’interno di “Bosco”, “Orto” e “Pianta” coesistono attenzione, educazione, conoscenza e condivisione. Questa natura così inclusiva e presente nella comunità di Bellosguardo cattura la mia attenzione, tesa a mettere insieme spazi contaminati da visioni diverse, diventando il punto di raccordo tra silvestre ed agreste, tra natura e cultura. E’ in questa architettura ricombinante che le forme si mescolano, generano matrici e trame inedite.
Dal Verde
Mattia Panunzio
Un signore mi ha raccontato che nel ʼ43, quand’era ancora bambino, dalla terrazza di fronte la sua casa guardando verso est con un binocolo che gli era stato prestato da un amico di famiglia, vide lo sbarco degli americani nel golfo di Paestum. “Guardavo tutta la valle sotto Bellosguardo, quella che porta al mare, all’improvviso alzando il binocolo da tutto quel verde ho visto una distesa di navi attraccare sulla spiaggia”. Il verde come elemento di appartenenza e provenienza, dal verde deriva gran parte dell’economia del paese, il verde come speranza che il paese non venga abbandonato Il verde è il mio colore preferito.
Der Besuch
Sarah Wiedmann
“Der Besuch” è una raccolta di immagini di alcune donne di Bellosguardo, delle loro case, dei luoghi dove lavorano e dei loro affetti. Durante la mia prima residenza a Bellosguardo sono rimasta colpita da quante poche donne si incontrassero negli spazi pubblici del paese. Da quel momento ho iniziato a cercarle, a stabilire un primo contatto, a trascorrere intere giornate ad ascoltare le storie delle loro vite mentre scattavo i primi ritratti. Dopo pochi giorni, la mia agenda era fitta di appuntamenti; un chiacchericcio che raccontava di una giovane fotografa tedesca arrivata a Bellosguardo per fotografare le donne del paese, ha animato in quei giorni di marzo il salone della parrucchiera, la farmacia, il bar e le strade. Nonostante i legami stretti siano stati tanti, non sono ancora riuscita a capire perché escano così poco.
RURAL DIMENSIONS
IV EDIZIONE
11, 12 e 13 AGOSTO 2019 – BELLOSGUARDO (SA)
TRA GLI OSPITI DI QUEST’ANNO
VINICIO MARCHIONI, DANIELE SEPE, ALESSANDRO IMBRIACO e DON PASTA
Un programma ricco per tre giorni di musica, teatro, arte e fotografia con ospiti d’eccezione del panorama nazionale. La nuova edizione di RURAL DIMENSION partirà domenica 11 agosto con l’apertura della mostra fotografica di Alessandro Imbriaco, a seguire la performance teatrale di Domenico Ingenito e Francesco Calicchia, a chiusura della prima giornata la proiezione del film “I Villani” in compagnia di Don Pasta.
Il 12 agosto si aprirà con una reading di Nicola ingenito “Le voci di Bellosguardo”, la performance di Gianmaria Borzillo “Rapture”, a seguire il concerto di Giorgio Canali + Rossfuoco e il live set dei Retina.it.
Il 13 agosto, salirà sul palco Vinicio Marchioni con “La più lunga ora”. All’interno dell’ultima giornata di programmazione si terrà anche il concerto di Daniele Sepe e il Canzoniere Terrestre a chiudere il dj set di Marco Messina (99 Posse).