All’Archivio di Stato di Firenze la mostra ” Cosimo I de’ Medici e l’invenzione del Granducato”

In occasione del Cinquecentenario di Cosimo I de’ Medici l’Archivio di Stato di Stato di Firenze ospita dal 17 novembre fino al 12 gennaio 2020 una mostra dedicata alla  vicenda umana e politica del primo Granduca di Toscana  attraverso una scelta di documenti, tra tutti quelli che qui sono  conservati accompagnati da un importante corredo iconografico.
Ad accogliere i visitatori è  l’albero genealogico della famiglia Medici, accompagnato da due manichini che indossano gli abiti di Cosimo I e della sua sposa, Eleonora di Toledo, liberamente ispirati ai loro ritratti. Segue un excursus sulla famiglia di Cosimo, i genitori, le due spose: si possono leggere alcune lettere private scritte da questi personaggi e anche dal piccolo Cosimo. Una parentesi sull’araldica della famiglia Medici vuole mostrare come il giovane duca, appartenente a un ramo collaterale della famiglia, si appropriò dello stemma del ramo principale, quasi per un tentativo di legittimazione della discendenza dai Medici, signori di Firenze nel secolo precedente.

Cosimo I

Il potere del nuovo sovrano si concretizzò anche nella scelta delle residenze cittadine: dal palazzo avito di via Larga, alla sede del potere della Repubblica, al palazzo dei Pitti, dimora appartata, quasi un nuovo Olimpo per la nuova dinastia.  A seguire  un itinerario tra alcune delle principali Ville medicee, da quelle di provenienza familiare a quelle di nuova acquisizione e trasformazione. Una pausa nel percorso è offerta da un ambiente più scuro e intimo, che intende riportare alla mente i misteriosi studioli, posti in palazzo Vecchio, in cui Cosimo conservava le carte più preziose e importanti.
Un focus è dedicato alla creazione dell’Accademia del Disegno, istituzione che aveva lo scopo di valorizzare e tutelare la produzione artistica toscana. Alcuni documenti evidenziano il rapporto tra Cosimo e Michelangelo Buonarroti, eletto nume tutelare degli artisti toscani. Il percorso politico è mostrato attraverso documenti ufficiali, alcuni anche di grande impatto visivo: diplomi imperiali pergamenacei, spesso accompagnati da importanti sigilli, segnano i progressi di Cosimo nell’affermare il proprio potere su uno Stato territoriale via via più ampio, organizzato in modo moderno grazie all’impronta riformatrice data dai collaboratori e segretari che il duca seppe individuare e valorizzare.

Stemma mediceo

Ma non solo il rapporto con l’Impero era importante; una serie di altre azioni segnarono un avvicinamento progressivo di Cosimo al papato: l’istituzione di un Ordine cavalleresco per combattere contro i Turchi, la creazione dei ghetti ebraici, desiderati dai papi ma non graditi dalla maggior parte dei sovrani. Fu questo progressivo avvicinamento che consentì a Cosimo di ricevere dal papa un nuovo titolo sovrano, inventato per lui, quello di Granduca, che lo mise al di sopra della maggior parte degli altri sovrani italiani: l’immagine della bolla papale con il disegno della corona granducale segna il punto di arrivo del percorso.
Periodo: 17 novembre 2019 – Inaugurazione aperta fino ore 13 – 12 gennaio 2020
Sede: Archivio di Stato di Firenze, Viale Giovine Italia, 6
Orari apertura: da lunedì a venerdì ore 9-17, sabato e domenica ore 10-13
escluse le festività ed alcuni giorni in cui sarà chiusa: 8, 24 pomeriggio, 25, 26, 31 pomeriggio, di dicembre 2019 e 1 e 6 gennaio 2020. Ingresso Gratuito.

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