Torna a splendere la Crocifissione dell’Angelico

Racconta il Vasari che l’Angelico “si commosse fino alle lacrime”, nel 1442, una volta terminato l’affresco nella Sala Capitolare del Convento di San Marco raffigurante la Crocifissione e Santi.  Una scena mistica, dove l’assenza di uno sfondo e la centralità della croce ponevano l’accento sul significato salvifico della Redenzione. Oggi grazie al sostegno della Fondazione Friends of Florence e al contributo di molti donatori, questo affresco, di grande rilievo nell’intera produzione artistica del Beato Angelico, rivive di nuova luce, dopo un accurato intervento di restauro condotto da Giacomo Dini e diretto da Magnolia Scudieri ed il coordinamento scientifico di Mauro Matteini. Un restauro molto complesso che ha fatto seguito al precedente realizzato negli anni 1967-1974 e a una campagna di indagini conoscitive e diagnostiche realizzata nel 2011. Dopo un intervento di pulitura con le resine a scambio anionico, l’affresco è stato oggetto di un trattamento con l’idrossido di bario, che ha restituito compattezza alla superficie e un ritorno all’intensità cromatica caratteristica del Beato Angelico. L’affresco dalle  dimensioni 550 cmX950 cm. presenta un’iconografia innovativa per l’epoca: accanto ai canonici personaggi presenti al Calvario, troviamo a sinistra i Santi protettori di Firenze  e della casata dei Medici, a destra un vasto gruppo di Santi fondatori di ordini religiosi, nella cornice superiore Prefeti e Sibille, mentre nella bordura inferiore la genealogia domenica con sedici personaggi tra Papi, Cardinali, Vescovi e Beati, alcuni dei quali secondo il Vasari, dipinti “al naturale”.  In occasione del restauro la Sala del Capitolo è stata riallestita con la sistemazione di tre affreschi del Beato Angelico tra cui San Pietro Martire che invita al silenzio e Cristo pellegrino accolto dai Domenicani, precedentemente restaurati sempre grazie alla Fondazione Friends of Florence,  e nuovi apparati didattici.

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