Rinascimento Giapponese atto secondo, nuove opere in mostra agli Uffizi fino al 3 dicembre

 

Da martedì 31 ottobre 14 nuove opere sono state svelate sostituendo completamente la prima sessione dell’esposizione e offrendo al visitatore un percorso completamente nuovo tra paesaggi ad inchiostro e in foglia d’oro, tesori nazionali e le scuole pittoriche più rappresentative del rinascimento giapponese.

Le opere saranno visibili fino al 3 dicembre, dopo di che verranno sostituite con la terza e ultima selezione di capolavori. Tra i grandi nomi esposti Hasegawa Tohaku con una coppia di paraventi su fondo oro con “Lespedeza ed eulalia “ in inchiostro e colore e il famoso paravento con la “Fotesta di cipressi”, la Scuola di Sotatsu con pannelli scorrevoli in foglia d’oro e motivi floreali, e poi la Scuola Kano che dipinse per le potenti famiglie aristocratiche samuraiche e i grandi templi grandi paesaggi in inchiostro ma anche con motivi imponenti di pini e falchi, uccelli e fiori.

«Dopo il grande successo di pubblico e i riconoscimenti della critica, la mostra, inaugurata il 3 ottobre scorso, sarà completamente rinnovata, per ragioni conservative trattandosi di opere su carta, con una seconda serie di opere. La sostituzione offre al pubblico una nuova ragione per recarsi agli Uffizi ad ammirare altre quattordici opere di altrettanta superba qualità, molte delle quali Tesori Nazionali e Proprietà Culturali Importanti e provenienti da musei, templi e dall’Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone» (E. D. Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi).

La mostra curata, come il catalogo edito da Giunti, da Rossella Menegazzo (professore dell’Università degli Studi di Milano) con la con la collaborazione di Asaka Hiroshi, Watada Minoru, Tsutsui Tadahito è organizzata dalla Gallerie degli Uffizi in collaborazione con l’Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone e con il supporto dell’Ambasciata del Giappone in Italia e promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, le Gallerie degli Uffizi, il Bunkachō (Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone), l’Ambasciata del Giappone, l’Unive

rsità degli Studi di Milano e Firenze

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