Numismatica. Risultato storico per l’asta Bolaffi, oltre 5 milioni di euro e 85% di lotti venduti

 Oltre cinque milioni di euro (inclusi diritti) e con l’85% di lotti venduti la due giorni di asta di Monete, banconote e medaglie sono stati realizzati in occasione dell’asta che si è svolta in Sala Bolaffi a Torino il 30 e 31 maggio scorsi. . «È un momento storico per la nostra casa d’aste – ha dichiarato nell’occasione,  l’amministratore delegato di Aste BolaffiFilippo Bolaffi -. Per la prima volta una singola asta realizza più di 5.000.000 di euro. Un risultato ancora più prezioso se si considera che è stato raggiunto con la raccolta di centinaia di oggetti e non con la vendita di pochissimi capolavori d’arte. Questo risultato rimarca il trend in continua crescita per le monete da collezione, di cui siamo leader sul mercato nazionale, ed è per noi solo una vittoria di tappa nell’ambizioso progetto di crescita della casa d’aste e del Gruppo Bolaffi in generale. Ringrazio in primis tutti i collaboratori che hanno permesso questo importante traguardo, oltre ai venditori e ai clienti che hanno riposto la loro fiducia nel nostro brand».

Il top lot dell’asta è la serie dei quattro valori in oro dell’Aratrice del 1927, appartenente alla prestigiosa Collezione Zante (lotti 142, 145, 147 e 150), acquistata a 317.000 euro.

La Collezione Zante
Guanti bianchi per la raccolta di 250 monete del Regno di Sardegna e d’Italia: 100% dei lotti venduti, 250 su 250, per un realizzo totale superiore a 2,3 milioni. Decine di offerte, in particolare, per le rarità in eccellente stato di conservazione, battute a cifre fino a quattro volte superiori ai prezzi di partenza. Tra queste, il 20 Lire emesso nel 1860 a Bologna durante la transizione verso l’unità italiana nazionale (lotto 50, 170.800 euro); il 50 Lire 1864 di Vittorio Emanuele II (lotto 86, 225.700 euro);  la moneta da una rupia della Somalia italiana coniata dalla Zecca di Roma nel 1921 (lotto 241, 103.700 euro); il 100 Lire Aratrice della Zecca di Roma del 1926 (lotto 149, 85.400 euro).

Monete, banconote e medaglie
La vendita tradizionale di numismatica proponeva un catalogo di oltre duemila lotti, con coniazioni dall’antichità ai giorni nostri e incursioni nel mondo della cartamoneta e la medaglistica. I migliori risultati sono stati messi a segno dalla prova del 100 Lire Vetta d’Italia 1925 (lotto 1717, 79.300 euro), dal Biglietto di Banca da 1000 Lire “Grande M – Matrice” del 1897 (lotto 2223, 39.000 euro) e dalla serie “Santa Elisabetta” da 1, 3, 5 e 10 ducati del 1973 coniata dalla Zecca di Kremnitz (lotto 1787, 48.800 euro).

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