Musica. Francesco Dillon al Museo Novecento per la XI edizione di Firenze Suona Contemporanea

Proseguono gli appuntamenti de Il Giardino Monocromatico, undicesima edizione di FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA2019, il festival internazionale dedicato alla musica del Novecento e contemporanea coniugata all’arte visiva. Dopo l’inaugurazione, sabato 7 settembre, alla Manifattura Tabacchi, con la prima mondiale di NYMAN’S EARTHQUAKES di Michael NYMAN, e la presentazione delle opere di Andrea Cavallari, con un’installazione audio-visiva, Culture should be our DNA, dell’artista americana Nancy Burson con la grande scultura DNA HAS NO COLOR e dei giovani artisti Giovanni Vetere, Matteo Pasin e Luís Calçada (visibili fino al 14 settembre), entriamo nel vivo della sezione concertistica, concentrata quest’anno al MUSEO NOVECENTO.

Mercoledì 11 settembre, alle 21.00, il rinomato violoncellista Francesco Dillon, eseguirà un programma di musiche per violoncello e elettronica, nell’ottica di una indagine esplorativa tra Asia e Occidente, proponendo giovani compositori giapponesi, quali Noriko Koide, Eiko Ishibashi e Kenji Sakai, con gli ormai notissimi Toshio Hosokawa e Salvatore Sciarrino. Ingresso libero.

FRANCESCO DILLON ha studiato a Firenze con Andrea Nannoni, perfezionandosi in seguito con A. Baldovino, M. Brunello e D. Geringas, e seguendo masterclasses di M. Rostropovich, A. Bijlsma, M. Perenyi. È stato allievo per la composizione di S.Sciarrino.

Ad un’intensa attività solistica (con l’Orchestra nazionale della RAI, l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra sinfonica siciliana, Orchestra dei Pomeriggi musicali, Orchestra filarmonica marchigiana; recentissimo è il suo acclamato debutto alla Biennale di Münich con l’Orchestra della radio di Vienna (ORF)) affianca quella di quartettista con il Quartetto Prometeo, vincitore di numerosi premi internazionali (Prague Spring, dove ha conseguito il primo premio assoluto; ARD Münich, Bordeaux).

Il suo profondo interesse per la contemporaneità lo ha portato a collaborare strettamente con i più importanti compositori di oggi quali: G. Bryars, P. Glass, V. Globokar, S. Gubaidulina, J. Harvey, T. Hosokawa, G. Kancheli, A. Knaifel, H. Lachenmann, B. Lang, D. Lang,

Il Festival, FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA, diretto dal compositore italo-americano Andrea Cavallari, è in questa edizione 2019, dal titolo Il Giardino Monocromatico, ispirato ai giardini zen e all’influenza della cultura giapponese sull’Europa. Concerti e esposizione d’arte si uniscono in eventi che si pongono al confine fra dimensioni diverse, sperimentando inedite forme di accompagnamento reciproco fra musica e immagine, contando su scenografie straordinarie e insolite, luoghi storici e spazi museali della città come il Tepidarium del Roster, il Museo Novecento, il Museo Marino Marini e la Manifattura Tabacchi.

FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA 2019 è realizzato nell’ambito dell’Estate Fiorentina, in collaborazione con Museo Novecento, Fondazione Berengo, ASF Ltd London, Flame Ensemble, Museo Marino Marini e Manifattura Tabacchi

 Il Programma

Dal 13 (vernissage ore 18.30fino al 23 settembre, al Museo Marino Marini verrà presentata l’installazione video Love Above All Else, l’installazione interattiva dall’emblematico titolo Perpetual Mary: An Experiential Installation, e la video proiezione The Energy of a Drawing in UV Light sempre della video-artista americana Nancy Burson, oltre alla scultura DNA HAS NO COLOR presentata il 7 settembre alla Manifattura Tabacchi.

Domenica 15 settembre (ore 21), magistrale appuntamento con Michele Marasco, primo flauto dell’ORT e solista nelle più importanti sale da concerto in Europa e in America, accompagnato dalla pianista Marta Cencini. Il programma, interamente dedicato alla musica minimalista, propone brani di John Cage, Steve Reich, Philip Glass e Olivier Messiaen. Il luogo del concerto è segreto e rivelato solo a chi prenota.

Venerdì 20 settembre al Museo Novecento, sempre alle 21, ultimo appuntamento solistico affidato allo storico flauto di Roberto Fabbriciani il quale interpreterà, attraverso le opere di alcuni tra i massimi compositori del secolo scorso quali Giacinto Scelsi, Kazuo Fukushima, Luciano Berio, Toru Takemitsu, Salvatore Sciarrino e Aldo Clementi, un imperdibile omaggio al “modernismo” in musica.

 

Evento imperdibile, fra concerto e installazione, in prima nazionale, mercoledì 25 settembre al Tepidarium del Roster (2 spettacoli, ore 20,30 e ore 22), il nuovo lavoro di William KENTRIDGE The Guide to an Exhibitionfor soprano and handbag opera per soprano, video, scultura e la voce dello stesso Kentridge, interpretata dalla magistrale e storica collaboratrice di Kentridge, Joanna Dudley.

La rassegna si chiuderà con una maratona-concerto dedicata al movimento Fluxus da titolo FLASH FLUXUSVenerdì 27 settembre, dalle ore 18 alle ore 22, al Museo Novecento, i musicisti del FLAME ENSEMBLE, insieme al pianista Vincenzo Pasquariello, oltre che ad attori, performer, musicisti e vari ospiti, realizzeranno un vero e proprio omaggio a FLUXUS, presentandone varie installazioni, performance, musiche e poesie. Segnaliamo, in particolare, le Sonate & Interludes per pianoforte preparato di John Cage, ma anche Cut Piece di Yōko Ono, o l’enigmatica poesia di George Brecht.

Immancabilmente presente nella serata anche l’omaggio a Giuseppe Chiari della pianista Chiara Saccone che interpreterà Gesti sul piano (1962) e Metodo per suonare il pianoforte (1964). Gesti sul Piano rappresenta una delle esperienze fondamentali nella sua vita di compositore e performer, l’esecuzione libera e sempre diversa dei suoi Gesti lo accompagnerà tutta la vita. Chiari si libera dal pentagramma e sviluppa un nuovo approccio alla tastiera. L’attenzione del compositore e del performer si focalizza sulla cura dei movimenti, che sono descritti minuziosamente.  Il suono è la naturale conseguenza del gesto.  Gesti sul Piano fu eseguito nel 1962 da Frederic Rzewski al Fluxus internationale Festspiele neuester Musik di Wisbaden. Nella partitura Chiari descrive in forma discorsiva le sequenze di gesti con i quali il performer deve agire sullo strumento, indicando il tempo esatto di ogni azione. A lato della partitura verbale annota dei segni che stilizzano alcuni dei gesti proposti. Nel Metodo teorico e pratico per suonare il pianoforte del 1964 Chiari riprende e sviluppa le azioni indicate nei Gesti. La partitura si presenta in due versioni: una grafica ed una verbale. Manca la scansione temporale, la durata delle azioni è scelta liberamente dal pianista, mentre la successione degli eventi è indicata dal compositore.

Se questa maratona, da un lato, costringe gli interpreti, FLAME Ensemble, a una performance continua di quattro ore, dall’altro permette al pubblico di ribellarsi al suo ruolo di ascoltatore passivo – nelle intenzioni del movimento americano, infatti il pubblico è invitato a partecipare attivamente alle performances, ed è libero di vagare fra lo spazio museale in cerca degli eventi più nascosti e imprevedibili. Ingresso gratuito.

   INFO/ Prenotazioni

FLAME | Florence Art Music Ensemble
Via G. D’Annunzio 121 – 50135 Firenze, Italy
Tel.+39 055 611299 – Fax +39 055 6123516
festival@firenzesuonacontemporanea.it

info@flamensemble.com

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