In Asta da Il Ponte opere dalla collezione d’arte di Eduardo De Filippo

In asta il prossimo 22 ottobre nelle sale di Palazzo Crivelli una selezione dei beni provenienti dall’eredità di Eduardo De Filippo. Mobili antichi, dipinti, sculture recuperati nel tempo o in vecchi teatri ormai distrutti” come sottolinea Maria Procino, curatrice delle biblioteche e degli archivi Eduardo e Luca De Filippo e Francesco Rosi che sono espressione della vita personale e artistica del celebre drammaturgo ed attore napoletano.

Di particolare interesse: una coppia di busti in marmo (stima € 7.000-8.000); due monumentali coppie di torciere napoletane di inizio Ottocento in bronzo (stima € 2.400-2.600 cad.); una coppia di sculture napoletane in legno laccato e scolpito, raffiguranti personaggi della commedia in abiti ottocenteschi (stima € 4.500-5.000) e l’opera scultorea in marmo bianco di Achille Alberti “Madre” firmata e datata 1915 (stima € 7.000-8.000) interpretata all’epoca come l’allegoria dell’Amor di Patria.

Il drammaturgo, che nella sua vita si dedicò alla tutela ed alla memoria storica ricercando e circondandosi di oggetti scelti con un preciso criterio e di cimeli storici, aveva allestito il suo quotidiano con lo stesso spirito dove “(…) ogni pezzo coniuga Teatro e Storia, intrecciando vita personale e vita artistica, una commistione curiosa e raffinata che rivela il gusto dell’artista e dell’uomo e restituisce le sue chiaccherate con gli amici” come affermato da Maria Procino.

Carlo SIVIERO (Napoli 1882 – Capri 1953)
“Ritratto di Eduardo De Filippo in abiti di scena” olio su compensato (cm 85×70). Dedicato e firmato in alto a destra. Firma apocrifa in alto a sinistra. In cornice
Stima € 1.800-2.000

Si ritrovano tutto il carisma partenopeo, il talento e l’ecletticità capaci di estendersi fino a diventare patrimonio del mondo nel ritratto (stima € 1.800-2.000) che il pittore e amico Carlo Siviero (Napoli 1882 – Capri 1953) gli dedicò: “A Eduardo De Filippo l’ombra di un altro grande Eduardo offro cordiale amicizia e viva ammirazione”.

E’ infine l’Eduardo collezionista, che abbandona l’attrazione squisitamente istrionica verso l’opera d’arte per coglierne la qualità stilistica e la bellezza intrinseca, quello che si circonda dei dipinti di scuola napoletana dei sec. XVII e XVIII tra cui tre “Nature vive” realizzate da Aniello Ascione nelle quali è evidente l’influenza della pittura di Abraham Brueghel.

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Il Ponte

Asta 22 ottobre

Esposizione 18, 19, 20 ottobre (10-13/14.30-18.30)

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