I cento anni della Targa Florio e la storica targa disegnata da Lalique

E’ il 6 maggio del 1906, la Targa Florio inizia la sua gloriosa storia e prende il via al mattino  dal rettilineo di Borfonello, fino a Collesano e Campofelice, 146 chilometri da percorrere tre volte. E’ la prima competizione automobilistica siciliana voluta da Vincenzo Florio  e il circuito delle Madonie, vario e di interesse per le vetture vede in gara  le più importanti case automobilistiche italiane e straniere e i piloti più noti. Grande favorito e poi vincitore della prima edizione Alessandro Cagno alla guida di una Itala, il primo a partire e il primo a tagliare il traguardo di 587,604 chilometri in circa 9 ore e mezza, alla media di 65 chilometri all’ora. Fu lui ad aggiudicarsi la prima edizione della Targa Florio in oro massiccio e su disegno dell’orafo francese Renè Lalique, già allora vanto della produzione dell’impresa fiorentina Picchiani & Barlacchi.

Perché se la Targa Florio che proprio oggi in Sicilia  festeggia la sua centesima edizione, sono cento anni che la prestigiosa azienda fiorentina fondata nel 1896 da Gastone Picchiani e oggi alla quarta generazione con i fratelli Luca e Matteo Parri, dopo le sorelle Chiara e Giovanna Montauti, a condurre l’azienda in viale Petrarca, eccellenza italiana nel settore della medaglistica, produce le fusioni per il premio-trofeo della corsa italiana più nota al mondo. Le targhe per la premiazione, sempre con il disegno di Lalique con l’immagine dei cavalli in corsa quest’anno saranno tre, una sarà consegnata infatti all’Aci di Palermo. Ma sono numerose e importanti le medaglie commemorative, autentiche opere d’arte che escono dai laboratori fiorentini,  come, tra le ultime realizzazioni, la medaglia per il 70° anniversario della FAO su disegno dello scultore Bombardi e le medaglie per le decorazioni dei Cavalieri della Presidenza della Repubblica che saranno consegnate il 2 giugno .

Quest’anno poi,  in occasione dei 60 anni della Vespa,  è stata riproposta la medaglia storica,  Bruno Barlacchi fu infatti uno dei fondatori del Vespa Club e il 15 maggio prossimo a Poggibonsi  in occasione della giornata della Vespa la placchetta sarà presentata e messa a disposizione degli appassionati vespisti. Sono tanti gli avvenimenti nazionali e internazionali che sono stati ricordati con medaglie commemorative alle quali hanno lavorato i più importanti artisti e scultori come Mario Moschi, Bino Bini, Antonio Berti, fino ad arrivare ad  Annigoni e a  Vangi, basta dare uno sguardo all’archivio  dell’azienda e al suo cortile storico  per rimanere impressionati dalla quantità di conii, oltre 100.000 e dei modelli  in bronzo, ancora oggi  perfettamente conservati. E il caso della centenaria e prestigiosa  Targa Florio ne è solo un esempio.

 

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