Firenze. Le donne nel mondo dell’arte e l’alluvione del 1966, 50 anni dopo

In occasione del 50mo anniversario dell’alluvione del 1966, il Professional Women’s Committee ha voluto organizzare una conferenza dal titolo: LE DONNE NEL MONDO DELL’ARTE E L’ALLUVIONE DELL 1966. UNA TESTIMONIANZA 50 ANNI DOPO che commemora il contributo delle donne in quell’occasione che avrà luogo domani 30 giugno alle ore 17.00  con ingresso libero e senza bisogno di prenotare  alla Cappella dei Pazzi presso la Basilica di Santa Croce.

L’importanza di questo evento, che riguarda la partecipazione delle donne non solo durante e nell’immediatezza dell’alluvione, ma anche dopo, come le artiste di tutto il mondo che hanno corso in aiuto donando le loro opere, e le restauratrici che ancor oggi lavorano sulle opere d’arte danneggiate dall’acqua e del fango dell’alluvione, è messo in evidenza dal luogo unico della conferenza, la  splendida Cappella de’ Pazzi, nel cuore del quartiere di Santa Croce e la sua Basilicata devastate dall’alluvione, che è stata recentemente ristrutturata, e che oggi splende grazie all’Opera di Santa Croce, grazie all’amore del popolo per i suoi monumenti, per la sua storia.

The Professional Women’s Committe è espressione essenziale della Tuscan American Association Onlus, la cui missione è quella di favorire i rapporti di amicizia fra la Toscana e gli Stati Uniti d’America a tutti i livelli. E’ nato con l’obiettivo di creare un forum dove professioniste e imprenditrici straniere che lavorano in Toscana possono conoscersi, interagire e allacciare rapporti con le professioniste ed imprenditrici italiane, offrendo delle opportunità che siano fonte di incontro, scambio di esperienze e di stimolo affinché le donne possano essere sempre più protagoniste nel mondo moderno.

Intervengono: Andrea L. Davis, co-Presidente Tuscan American Association

Abigail M. Rupp, Console Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze

Opera di Santa Croce, Saluti Istituzionali

L’alluvione e l’arte, fra ieri e oggi

Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno

L’immenso danno causato ai beni culturali di Firenze dall’alluvione del 4 novembre 1966 richiese un intervento immediato e capillare nelle ore e nei giorni immediatamente successivi al ritiro delle acque, e poi lunghe e specialistiche operazioni di recupero dedicate alle più diverse tipologie e materie. Nel salvataggio del patrimonio artistico musealizzato e non si distinsero fin dalle prime ore personaggi ben noti, allora funzionari del Ministero della Pubblica Istruzione: il soprintendente Ugo Procacci, gli storici dell’arte Umberto Baldini, Luciano Berti, Paolo dal Poggetto, Luisa Becherucci (direttrice degli Uffizi), Maria Fossi, Kirsten Aschengreen, seguiti da Evelina Borea, Silvia Meloni, Magnolia Scudieri, Matilde Simari e molte altre, fra le quali io stessa, angioletta del fango nel ’66 e soprintendente dei musei fiorentini quarant’anni dopo. Accanto e dopo restauratori celebri come Granchi, Lo Vullo, Galli, lavorarono schiere di donne, rintracciabili oggi solo se appartenenti a un istituto (Casazza, Riitano, Montalbano) o ad associazioni di categoria (Lucioli). Troppo spesso il lavoro delle donne restava e resta nell’ombra, e le loro stesse identità sono sbiadite o assenti nel grande scenario informativo della rete.

 

Quando il Mondo Rispose. Firenze e le Artiste dell’Alluvione del 1966

Linda Falcone, Direttore, Advancing Women Artists Foundation

Quando Firenze chiama, il mondo risponde. Dalle macerie di uno dei più tragici disastri artistici della storia fiorisce una vicenda di grande altruismo e generosità. Il 4 novembre 1966 l’Arno invase Firenze, travolgendo la capitale dell’Umanesimo con seicentomila tonnellate di fango e acqua. Da questa tragedia nacque il sogno di creare dei “Moderni Uffizi”; ideatore e paladino della causa fu lo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, che mobilitò centinaia di artisti a livello locale e internazionale, tra i quali decine di donne. Tutti furono convinti a donare qualcosa della propria arte, a simbolica sostituzione dei 14.000 capolavori dispersi o danneggiati. Quando il Mondo Rispose racconta la storia delle protagoniste femminili del Realismo magico, della Pop Art e del Futurismo, e delle donne che ai nostri giorni lavorano per salvaguardare e far conoscere, quasi cinquant’anni dopo, questi tesori.

Fango e restauro – la riscoperta di un’opera

Nicoletta Fontani, Restauratrice

L’intervento illustrerà la riscoperta ed il restauro di un  Crocifisso ligneo policromo, rimasto immerso nell’acqua alluvionale e collocato nei locali della Confraternita di  Sant’Antonio Abate in via degli Alfani. La Confraternita e la sua collezione sono purtroppo poco conosciute dal pubblico comune. Per questo,  il  Crocifisso  alluvionato è stato dimenticato per quarant’anni. Ne è scaturito il recupero di una scultura policroma di scuola toscana della fine del’400 o primi ‘500, dal modellato davvero pregevole .

Il risveglio – una testimonianza

Laura Lodigiani, Artista e giornalista

 “Nel novembre del 1966 ero da pochi mesi a Firenze, abitavo in una mansarda in via Tornabuoni ed ero all’ultimo mese di gravidanza. Provenivo da Milano dove sono nata e dove mi sono diplomata all’ Accademia di Belle Arti di Brera in Scenografia e lavorato nel settore in significative istituzioni come il Piccolo Teatro e al’ Angelicum. Mi sono trasferita a Firenze per ragioni matrimoniali, nel febbraio del 1966. Conoscevo la città per ragioni di studio e artistiche ma viverci era assai diverso rispetto alla vivacità di Milano e al suo ambiente artistico e teatrale. Firenze era una città poco brillante e un po’ grigia. L’alluvione fu un grande “risveglio”. Una sorta di doccia fredda che tolse la città dal suo grigio torpore. Personalmente ho vissuto le indubbie difficoltà del momento (niente luce, acqua, riscaldamento) con l’entusiasmo della giovinezza e della creatività artistica che sa riconoscere nell’evento disastroso una grande opportunità di miglioramento.”

 Gli organizzatori: Il Professional Women’s Committee dell’Associazione Toscana USA Onlus, con il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze e la cortese ospitalità dell’Opera di Santa Croce

 La cittadinanza è invitata.

EVENTO GRATUITO.

Non è necessaria la prenotazione.

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