Finissage. Ultimi giorni per “Alfabeti dipinti” di Massimo Pulini al Museo Diocesano di Massa, domenica 10 incontro con l’autore e il curatore

Chiuderà i battenti domenica 10 febbraio al  Museo Diocesano di Massa (Ms), la mostra personale “Ut-Pictura: alfabeti dipinti” di Massimo Pulini a cura di Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati. E proprio domenica come evento di chiusura alle ore 17 è previsto un incontro dell’artista con il pubblico insieme al curatore.  La mostra riunisce opere recenti di piccolo formato, realizzate su lastre di vetro sulle quali l’artista riminese è intervenuto pittoricamente, ispirandosi ai quattro alfabeti: latino, greco, ebraico e arabo, “le colonne del mondo nel quale sono nato e vissuto”,  come considera il suo lavoro lo stesso Pulini.

Con questo nuovo ciclo di opere l’arista prende per mano il visitatore per accompagnarlo in un immaginario viaggio della “parola” per condurlo all’immagine, il suo pensiero ben interpreta quali siano stati i suoi compagni di Viaggio.  “La mia memoria – aggiunge Pulini –  è affollata di quadri e di libri. In queste radici aeree i concetti s’innestano ai pittori e ai letterati e l’impasto tra la parola e l’immagine, tra la vita e l’arte, ha qualcosa a che vedere con la sintesi coniata da Quinto Orazio Flacco: Ut pictura poesis. Soprattutto quando approfondisce quel parallelismo sostenendo vi siano poesie che vengono comprese meglio se viste da lontano come un grande quadro, mentre altre andrebbero osservate da una postazione prossima, quasi interna”.

“I caratteri alfabetici – prosegue l’artista – sono i simboli di una chimica del linguaggio, che legano i fonemi alle persone, i nomi alle cose. Una lettera è come una figura in posa, può contenere già tutta la parola, l’azione; un intero racconto, prima ancora di averlo letto.” “Il mondo a cui Pulini attinge la sua arte – sottolinea il curatore Mauro Daniele Lucchesi – è quella in cui  sceglie le infinite forme del possibile e dell’impossibile tenendo conto di tutte le combinazioni d’immagini che derivano non solo dalla sua “sensibilità” ma anche da quanto, in lui, influisce la cultura, con il condizionamento che può esercitare il periodo che stiamo vivendo, quello  della così detta “civiltà dell’immagine”.  La capacità di evocare  pensieri, emozioni che si distinguono dal diluvio di immagini prefabbricate dalle quali quotidianamente siamo  sommersi è ciò  che “distingue” un’artista, siamo così bombardati da milioni e milioni di immagini stereotipate da non essere più in grado di distinguere l’esperienza diretta – conclude Lucchesi – con quanto vediamo per pochi secondi sui nuovi mezzi di comunicazione, internet e  smartphone in primis”. Il Museo Diocesano di Massa si trova in Via Alberica 26 e la mostra è aperta ad ingresso libero il giovedì, venerdì e sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 19. Informazioni: Museo Diocesano telefono 0585499241, e-mail: museodiocesanomassa@gmail.com Associazione Quattro Coronati, e-mail: maurolucchesi8@gmail.com, tel. 3288375423

 

Biografia di Massimo Pulini

Massimo Pulini è nato a Cesena il 15 agosto 1958, vive e lavora tra Montiano e Rimini.  É docente Titolare della Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dopo aver insegnato in varie accademie italiane.

La sua prima attività in campo artistico si svolge in qualità di pittore tenendo esposizioni a partire dal 1976, in importanti gallerie private e pubbliche, sia italiane che internazionali.  Ha partecipato, all’inizio degli anni Ottanta, a fondamentali mostre curate dai critici Maurizio Calvesi, Italo Tomassoni, Marisa Vescovo, Rossana Bossaglia, Paolo Portoghesi e Italo Mussa, che furono all’origine di raggruppamenti artistici, variamente definiti: Anacronisti, Ipermanieristi, Pittura Colta o Nuova Maniera Italiana. Nel 2000 viene invitato ad allestire una sua ‘quadreria’ di opere all’importante rassegna retrospettiva sul “Novecento italiano”, tenutasi presso le Scuderie Papali del Quirinale con la cura di Maurizio Calvesi e Paul Ginsborg.

Nel 2002, su commissione dei Musei Vaticani, realizza la decorazione della volta di una delle stanze degli appartamenti papali, dipingendo due Angeli reggi stemma nel vestibolo della biblioteca personale del pontefice Giovanni Paolo II. Esegue inoltre il velario del teatro storico cesenate Alessandro Bonci con una gigantesca opera su tela.

Nel 2005 la Romberg Arte Contemporanea di Roma gli dedica l’antologica dal titolo Gallerie parallele.  Nel 2006 l’Istituto Italiano di Cultura a Londra, su segnalazione di Sir Denis Mahon, il grande studioso del Barocco italiano,

gli allestisce una vasta personale con la pubblicazione di due volumi. Da oltre un trentennio, parallelamente all’attività di artista, Massimo Pulini svolge ricerche nel campo della Storia dell’Arte, ed ha pubblicato vari saggi su importanti riviste scientifiche, come “Studi di Storia dell’Arte”, “Paragone”, “Nuovi Studi”, “ARTE/Documento”, “Accademia Clementina” “Ars”, “Storia dell’Arte”. Dal 2011 ha assunto un impegno di responsabilità civile presso l’Amministrazione Comunale di Rimini e si è fatto promotore della Biennale Disegno, curando tre edizioni di quella che si è già distinta come la più vasta rassegna internazionale dedicata all’Arte del Disegno, antico e contemporaneo.

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