Domenico Dara e Brian Turner a Firenze alla libreria Mucho Mojo

Due appuntamenti da non perdere alla libreria Mucho Mojo in Via Gianpaolo Orsini 21 a Firenze, domani alle 18,30 Domenico Dara presenta il suo secondo romanzo “ Appunti di meccanica celeste” edito da Nutrimenti, dialoga con l’autore Raul Bruni, sabato 27 alle 19.00 lo scrittore e poeta americano Brian Turner in Italia per il suo tour book,  dopo il Salone del libro di Torino fa tappa a Firenze per presentare il suo ultimo libro “La mia vita è un paese straniero” NNEdizioni, l’autore dialogherà con Luca Pantarotto in traduzione simultanea, ingresso libero.

 

Appunti di meccanica celeste” Sono passati gli anni, e a Girifalco le vite seguitano a orbitare come corpi celesti, traiettorie che s’intersecano e si allontanano rispondendo alle misteriose leggi dell’universo. Tutte le vite tranne alcune, a cui un fato beffardo sembra aver sottratto il movimento e le illusioni. Lulù il pazzo vaga per il paese suonando le foglie, in attesa che màmmasa ritorni per ascoltare il suo valzer. Archidemu Crisippu coltiva l’indifferenza verso il mondo, che a don Venanzio, invece, interessa soltanto coltivare il piacere dei sensi. Cuncettina ‘a sìcca sospira al figlio mai nato, mentre Angeliaddu desidera il padre che non ha mai avuto. E non c’è giorno che Mararosa non maledica Rorò, per averle rubato l’amore della vita. La mattina dopo san Lorenzo, notte delle stelle, arriva a Girifalco un circo. Non è di quelli che si fermano di tanto in tanto; è una carovana avvolta da un’aura incantata, un corteo sfavillante di elefanti e domatori, trapezisti, lanciatori di coltelli e illusionisti. La novità scuote la gente ed eccita gli animi, e cambierà per sempre le sorti dei sette protagonisti del romanzo. Domenico Dara torna nel luogo del suo fortunato esordio – Girifalco, paese reale e insieme suggestiva Macondo magnogreca – per raccontare una storia di destini sovvertiti e miracoli terreni, una fiaba letteraria che invita a guardare la realtà oltre le comuni apparenze.

Domenico Dara è nato nel 1971. Dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Girifalco, in Calabria, ha studiato a Pisa, laureandosi con una tesi sulla poesia di Cesare Pavese. Vive e lavora in Lombardia. Ha esordito con Breve trattato sulle coincidenze, la storia del postino di Girifalco con la passione per le lettere d’amore che ha raccolto l’apprezzamento dei lettori e il favore della critica. Per la sua opera prima, già finalista al Premio Calvino, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Palmi, il Premio Viadana, il Premio Corrado Alvaro e il Premio Città di Como.

“La mia vita è un paese straniero”

Nel 2003 il sergente Brian Turner è a capo di un convoglio di soldati nel deserto iracheno. Dieci anni dopo, a casa, accanto alla moglie addormentata ha una visione: come un drone sulla mappa del mondo, sorvola Bosnia e Vietnam, Iraq, Europa e Cambogia. Figlio e nipote di soldati, le sue esperienze si fondono con quelle del padre e del nonno, con i giochi da bambino e le vite degli amici caduti in battaglia. Così, tutti i conflitti si dispiegano sotto di lui in un unico, immenso, territorio di guerra e violenza. Nel 2003 il sergente Brian Turner diventa un poeta e quando, dieci anni dopo, la visione torna nella sue notti insonni, grazie alla poesia riesce a raccontarla così da accettarne la memoria – una memoria tanto grande che l’America non basterebbe a contenerla, e che sfrega l’anima fino a scorticarla. Liberata la nostalgia, la compassione e il desiderio di verità, La mia vita è un paese straniero racconta in diretta le azioni, le esercitazioni, i vuoti e i rumori, la paura e il coraggio, la tragedia e la gioia dei ritorni. E riconnettendo vita e poesia, orrore e morte, riesce a dire della guerra le parole che mancano, quelle capaci di riallacciare il filo del senso a quello del silenzio.

Questo libro è per chi ama guardare i prati e le colline con il binocolo, per chi sogna di volare in una fotografia di Ansel Adams, per chi ha visto le viti crescere nel cratere di un vulcano, e per chi si è trasformato in un uccello notturno solo dopo aver visto le fiamme bruciare il suo mondo.

Brian Turner ha servito per sette anni nell’esercito americano. È stato in Bosnia-Erzegovina e in Iraq, in Medio ed Estremo Oriente. Saggista e docente universitario, ha debuttato nel 2005 con la raccolta di poesie Here, Bullet, ottenendo riconoscimenti di critica e di pubblico. La sua seconda raccolta, Phantom Noise, è stata candidata al premio T.S. Eliot nel 2010.

 

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