Ballate per luce sola alla Palazzina dell’Indiano Arte a cura di Pietro Gaglianò

“Il paesaggio non è un genere artistico ma un medium”, sostiene lo studioso californiano William Mitchell, mettendo in evidenza la tensione egemonica in cui si inscrive ogni progetto di rappresentazione e narrazione: nel XVII secolo i poteri sovrani procedono all’inquadramento culturale di tutto ciò su cui estendono la loro potestà, dall’aspetto dello spazio urbano e rurale in patria ai nuovi orizzonti delle colonie; nascono così le grandi figurazioni, cartografiche e pittoriche, che da questo punto di vista sono emanazioni diverse di uno stesso concetto. 

L’interpretazione che del paesaggio e della natura danno gli artisti contemporanei non è mai univoca né diretta, e contiene una critica al dominio del visibile, alla pulsione per l’esattezza, all’esprit de géométrie. Ne scaturisce una visione obliqua, come l’esito di una rifrazione che invece di guidare lo sguardo lo apre all’orizzonte di una nuova possibile creazione di senso.


Ballata per luce sola presenta il lavoro di tre artisti che in modi e con linguaggi diversi creano questa apertura della percezione, restituendo una visione non lineare del mondo che osservano. La mostra si compone in tre episodi, tre movimenti allestiti in altrettanti spazi della Palazzina dell’Indiano fatti di sottrazione e svelamento.
Renata Boero usa pigmenti naturali combinandoli con la luce, con il colore e con la forza generatrice della terra: la sua è una “pittura di paesaggio” fatta per piegature, inumazione dei supporti così trattati, e attesa di un originale tempo pittorico.
Luca Lupi usa la fotografia per ritrarre elementi naturali immersi nella nebbia; senza sentimentalismi gotici, la vegetazione affonda fino quasi a scomparire in un offuscamento di luce diffusa, che smussa i confini e svela un gesto pittorico.
Laura Pugno sovrappone fogli di plexiglass su alcune porzioni di prato. Sotto la superficie trasparente la naturale umidità delle piante crea aree di opacità, isole di respiro o impronte digitali che ridisegnano il paesaggio con la spontanea reazione tra i due elementi.
Ballata per luce sola
opere di
Renata BoeroLuca LupiLaura Pugno
a cura di
Pietro Gaglianò

inaugurazione venerdì 29 giugno, ore 18.30

PIA – Palazzina dell’Indiano Arte, Parco delle Cascine, Firenze
29 giugno-30 settembre 2018

 

PIA è il nuovo progetto curato da Compagnia Virgilio Sieni Cango, è un luogo di creazione, condivisione e ristoro dedicato al rapporto fra uomo, gesto e natura.
Progetto promosso e sostenuto da Fondazione CR Firenze , Comune Di Firenze, MiBACT e Regione Toscana.

Qui il programma completo degli appuntamenti nei tre giorni di inaugurazione, 29 giugno – 1 luglio, e dei tre mesi estivi:

www.palazzinaindianoarte.it/programma-29-giugno-1-luglio/

PIA – Palazzina dell’Indiano Arte

Piazzale dellIndiano 1, Parco delle Cascine, Firenze 

29 giugno-30 settembre 2018
Tutti i giorni 10.00-21.00
 

per raggiungere la Palazzina
a piedi: dal Piazzale delle Cascine (da qui è attivo il servizio di bike sharing ed è attivo il servizio navetta ogni 15 minuti);
in auto: si consiglia di utilizzare per la sosta il parcheggio sotto il viadotto dell’Indiano, al quale si accede da via Pistoiese: da via Pistoiese, svoltare su via Piemonte e poi proseguire su via S. Biagio a Petriolo;

oppure parcheggiare al Piazzale delle Cascine e proseguire a piedi o in bici.


 

informazioni
Virgilio Sieni | Centro nazionale di produzione
Tel. 055 2280525
info@palazzinaindianoarte.it
www.palazzinaindianoarte.it

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